Il Governo si sta impegnando per estendere anche agli Istituti di Cultura la possibilità di organizzare i corsi scolastici on line di lingua e cultura italiana rivolti ai nostri connazionali all`estero. Ma per farlo “occorrerebbe intervenire sulla normativa attuale”. Ad affermarlo, il 7 novembre, è stato il ministro degli Esteri Giulio Terzi, in risposta al question time posto su questa tematica dal deputato Antonio Razzi (Popolo e territorio).
L’insegnamento on-line, anche per quanto concerne la formazione dei docenti, viene sempre più diffusamente realizzato da istituzioni scolastiche, Università e Istituti Italiani di Cultura, ha detto il ministro, sottolineando che si stanno intensificando le offerte di corsi di questo tipo, ad esempio in Brasile su iniziativa della nostra Ambasciata, così come a Madrid, Tokyo, Lima e Haifa grazie all`azione dei nostri Istituti di Cultura.
L’insegnamento on-line, anche per quanto concerne la formazione dei docenti, viene sempre più diffusamente realizzato da istituzioni scolastiche, Università e Istituti Italiani di Cultura, ha detto il ministro, sottolineando che si stanno intensificando le offerte di corsi di questo tipo, ad esempio in Brasile su iniziativa della nostra Ambasciata, così come a Madrid, Tokyo, Lima e Haifa grazie all`azione dei nostri Istituti di Cultura.
“In questa direzione va la proposta di legge recentemente presentata” da Razzi e da altri deputati, “proposta che il ministero degli Affari Esteri, assieme al ministero dell`Istruzione, sta già approfondendo con la massima attenzione, ha spiegato il ministro in aula, dopo avere ricordato che i “veri e propri corsi scolastici di lingua e cultura italiana destinati agli italiani residenti all`estero, in base alla normativa vigente possono essere organizzati esclusivamente dagli enti gestori.
Terzi ha aggiunto che “le migliori modalità per lo svolgimento di corsi on line potranno essere ulteriormente esaminate anche in occasione del seminario promosso d`intesa con il Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) e che si terrà il prossimo 6 dicembre alla Farnesina con la partecipazione di Miur, Regioni e sistema universitario”, con l’obiettivo di “sviluppare un sempre più efficace coordinamento nella diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo”. Nelle prossime settimane sarà già possibile comprendere se l’auspicio del deputato Razzi e le rassicurazioni del ministro Terzi si traducano in un percorso di promozione reale dei corsi scolastici telematici di lingua e cultura italiana rivolti agli italiani che risiedono al di fuori della nostra penisola.
Terzi ha aggiunto che “le migliori modalità per lo svolgimento di corsi on line potranno essere ulteriormente esaminate anche in occasione del seminario promosso d`intesa con il Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) e che si terrà il prossimo 6 dicembre alla Farnesina con la partecipazione di Miur, Regioni e sistema universitario”, con l’obiettivo di “sviluppare un sempre più efficace coordinamento nella diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo”. Nelle prossime settimane sarà già possibile comprendere se l’auspicio del deputato Razzi e le rassicurazioni del ministro Terzi si traducano in un percorso di promozione reale dei corsi scolastici telematici di lingua e cultura italiana rivolti agli italiani che risiedono al di fuori della nostra penisola.