Roma Capitale ha pronta la sua offerta formativa per gli istituto scolastici della città: il testo è quello della Mappa della città educante 2023/2024 con 190 proposte didattiche con diverse tematiche, (dall’archeologia alla violenza di genere, dall’olocausto ai parchi cittadini, fino all’importanza dell’acqua in chiave sostenibilità ambientale). A scatenare, però, le critiche dei movimenti pro-vita è quello legato all’universo Lgbt+, che affermano: “non è previsto consenso informato da parte delle famiglie”.
Come riporta Il Corriere, nella bozza del progetto, che circola già nelle scuole e che a breve sarà presentata al pubblico, sono specificati gli obiettivi che si intendono raggiungere anche grazie agli incontri con esponenti Lgbt+: “Favorire la conoscenza di specifiche tematiche afferenti alla comunità, nonché prevenire eventuali discriminazioni basate sull’identità di genere e l’orientamento sessuale per creare una società pacifica basata sul rispetto e sulla dignità di ogni persona”.
Come già accennato prima, però, ad ostacolare il progetto sono le polemiche dei pro vita e non solo. In particolare, la consigliera capitolina FdI Francesca Barbato ha spiegato: “Sembra un po’ strano che non vi siano associazioni con un punto di vista diverso, di sostegno alla famiglia e alla vita: una cosa è educare a tolleranza e rispetto, altro è inoculare nei bambini, anche piccoli, la convinzione che la sessualità e l’affettività siano qualcosa di fluido, da cambiare o modificare all’occorrenza”. E ancora, Maria Chiara Iannarelli, consigliera regionale FdI aggiunge: “Lascia perplessi il comportamento del Campidoglio che invita i bambini di tutte le scuole a visite didattiche nelle sedi delle associazioni Lgbt senza specificare i contenuti di questi corsi e sorvolando sul diritto dei genitori di essere informati”.
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