Tra il 1998 e il 2011 aumenta la quota di studenti fino a 17 anni che nel corso dell’anno scolastico ha svolto corsi extra-curricolari (incentrati sullo sport, sulla musica e su una serie di altre attività differenti da istituto a istituto): a livello nazionale, in tredici anni, si è passati dal 19,6% al 31,9% di alunni coinvolti.
L’aumento più forte si è registrato tra il 1998 e il 2005, mentre tra il 2008 e il 2011 i livelli rimangono sostanzialmente stabili. A riferirlo è l’Istat, attraverso il report ‘La scuola e le attività educative – 2011’, pubblicato il 3 ottobre.
Sebbene in media la partecipazione ai corsi non curricolari, ma comunque sempre organizzati dalla scuola, è identica tra maschi e femmine (31,9%), in cima alle preferenze degli studenti di genere maschile risultano le attività sportive (63,4% dei maschi contro il 56,7% delle studentesse). Le ragazze, dal canto loro, preferiscono corsi di canto, musica e teatro (35,3% rispetto al 28,6% dei maschi), lingue straniere (21,2% rispetto al 16,8%) e corsi di pittura ceramica, redazione giornalino scolastico (15,7% rispetto al 10,1%).
Sul fronte delle attività scolastiche non prettamente didattiche sembrerebbe, quindi, che le nuove tecnologie, sicuramente tra gli interessi più vicini alle nuove generazioni, non abbiano ancora “attecchito”.