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Corsi sostegno Indire: il CSPI sbaglia, vi spiego perché

I corsi INDIRE per la formazione dei docenti di sostegno presentano numerosi vantaggi, che possono essere considerati per controbattere le critiche mosse dal CSPI riguardo alla formazione telematica. 
In primo luogo, la modalità di erogazione telematica offre flessibilità e accessibilità, permettendo ai docenti di partecipare ai corsi da qualsiasi luogo. Questo è particolarmente utile per coloro che, per motivi professionali o personali, potrebbero avere difficoltà a frequentare corsi in presenza. 
In secondo luogo, l’innovazione didattica è un aspetto fondamentale: le piattaforme online possono facilitare l’utilizzo di risorse multimediali, forum di discussione e simulazioni pratiche, migliorando l’esperienza formativa anche in assenza di interazione diretta. 
La formazione online è anche altamente adattabile, consentendo ai corsisti di progredire secondo il proprio ritmo e di dedicare più tempo alle aree in cui necessitano di maggiore supporto. Questo approccio personalizzato può risultare in un apprendimento più efficace rispetto ai corsi tradizionali. Se viene messo in discussione il valore della formazione online allora tutte le formazioni erogate in questa modalità vanno bloccate a partire dal TFA sostegno erogato in periodo pandemico!
Un altro vantaggio significativo è la riduzione dei costi. L’erogazione telematica elimina le spese di viaggio e soggiorno, aumentando la partecipazione di docenti che altrimenti non avrebbero avuto accesso alla formazione. Inoltre, la struttura dei corsi, con una durata minima di 4 mesi e un carico formativo di 40 CFU, è in linea con gli standard accademici, garantendo un’opportunità adeguata per approfondire le tematiche legate al sostegno.
I corsi di specializzazione sono fondamentali per migliorare la professionalità dei docenti di sostegno, fornendo competenze necessarie per affrontare le sfide quotidiane in aula e contribuendo così a garantire un’istruzione di qualità per gli studenti con disabilità.Infine, sebbene i corsi rappresentino una risposta a una situazione emergenziale, non mancano di valore e potrebbero addirittura diventare strutturali; è cruciale adottare un approccio pragmatico per affrontare le carenze immediate nella formazione dei docenti, gettando le basi per un futuro sistema di formazione più robusto.
In sintesi, se ben progettati, i corsi INDIRE possono migliorare significativamente la preparazione dei docenti di sostegno, rispondendo alle necessità attuali del sistema educativo, garantendo al contempo la qualità dell’insegnamento.

Daniela Nicolò 

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