Disabilità

Corsi sostegno Indire, insediato l’Osservatorio per l’inclusione. Valditara: “Modello italiano punto di riferimento”

Si è insediato oggi, 1° aprile, come abbiamo scritto, l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, ricostituito con decreto ministeriale n. 185 del 10 settembre 2024, presieduto dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e con la presenza del Sottosegretario Paola Frassinetti. 

Cosa è stato illustrato

In occasione dell’insediamento, il Ministro ha illustrato i provvedimenti di recente adozione, o in corso di adozione, in materia di disabilità, soffermandosi in particolar modo su quelli riguardanti l’incremento dell’organico dell’autonomia per i posti di sostegno e la continuità didattica per gli alunni con disabilità, nonché il potenziamento dei percorsi di specializzazione per i docenti di sostegno. 

Le parole di Valditara

“Lo studente – ha dichiarato Valditara – rappresenta il centro della scuola costituzionale. Questo Ministero, con il supporto dell’Osservatorio, intende procedere con fermezza per garantire il primario diritto degli studenti con disabilità alla continuità didattica e ad un’istruzione di qualità che sostenga e valorizzi i loro talenti. Una forte sinergia tra il Ministero e l’Osservatorio è essenziale per rafforzare l’inclusione scolastica”. 

Il Ministro ha concluso sottolineando come il modello italiano di inclusione scolastica sia considerato un punto di riferimento da molti Paesi, europei ed extra-europei, come testimoniato ancora di recente da delegazioni olandesi e spagnole nel corso di incontri che si sono tenuti al Mim. 

I percorsi

Tra la prima e la nuova versione dell’Osservatorio non ci sono differenze sostanziali, entrambi sono composti da due organi: il Comitato Tecnico Scientifico, che ha il ruolo specifico di dare consulenza al governo e la Consulta delle Associazioni, con il compito, invece, di interloquire con lo stesso Comitato Tecnico Scientifico, fornendo delle proposte. Ma sono state introdotte importanti novità per quanto riguarda il funzionamento dell’Osservatorio: alle riunioni del Comitato Tecnico Scientifico possono partecipare l’Autorità per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità. Inoltre, in riferimento all’articolo 6, per la prima volta i presidenti della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e della FAND (Federazioni Associazioni Nazionali per le persone con Disabilità) potranno partecipare alle riunioni della consulta. 

I percorsi che saranno attivati sono due: uno dedicato chi ha anni di servizio sul sostegno e un altro dedicato a chi è in possesso di titoli esteri.

Tfa Indire, quando saranno attivati i percorsi?

Per far fronte alla necessità di docenti di sostegno, fino al 31 dicembre 2025, la specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità può essere ottenuta attraverso percorsi formativi dell’INDIRE, oltre che tramite le università.

Tfa Indire, quanti crediti?

I percorsi prevedono il conseguimento di almeno 30 crediti formativi. Le università possono attivare autonomamente o in collaborazione con l’INDIRE.

Tfa Indire per chi ha svolto servizio sul sostegno, chi può partecipare?

Possono partecipare ai percorsi coloro che hanno prestato servizio su posto di sostegno per almeno tre anni scolastici (anche non continuativi) nei cinque anni precedenti, sia in scuole statali che paritarie.

Tfa Indire titoli esteri, chi può partecipare?

In sede di prima applicazione, potranno partecipare ai percorsi coloro che hanno conseguito una qualifica professionale o un titolo di formazione presso un’università estera o altro organismo abilitato all’interno dell’Unione Europea, e che hanno un procedimento di riconoscimento pendente del titolo di formazione o hanno aperto un contenzioso amministrativo per mancata conclusione, entro i termini di legge, del procedimento. Ci si potrà iscrivere se si presenta rinuncia ad ogni istanza di riconoscimento sul sostegno.

Tfa Indire, cosa si sa finora

Un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, insieme al Ministro dell’università e della ricerca, definirà:

  • I criteri di ammissibilità dei titoli esteri.
  • I contenuti formativi dei percorsi.
  • Le modalità di attivazione dei percorsi.
  • I costi massimi.
  • Le modalità e i termini di presentazione delle domande.
  • L’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice, con un rappresentante designato dall’Ufficio scolastico regionale.
Redazione

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