Tempo di esami, ma non solo per le classi terminali canoniche rappresentate dalla terza media inferiore e superiore. Quest’anno prenderanno parte gli esami conclusivi del ciclo formativo anche i 537 studenti che tre anni fa, nel settembre 2002, iniziarono a frequentare i primi 35 corsi sperimentali di istruzione e formazione professionale avviati dalla regione Lombardia. Il progetto nasceva allora in base ad un intesa sottoscritta dal presidente della regione Roberto Formigoni e dal ministro dell’Istruzione Letizia Moratti e anticipava, nei contenuti, la riforma nazionale del settore.
I ragazzi che supereranno le prove di questi giorni conseguiranno un certificato di qualifica valido su tutto il territorio nazionale ed europeo ottenendo anche crediti validi al fine del proseguimento degli studi. Chi è infatti interessato a proseguire gli studi e la formazione potrà frequentare il quarto corso, organizzato sempre dalla Regione, che partirà a settembre. E molti hanno già dichiarato di aderire a questa possibilità: il 37% ha già mostrato interesse per iscriversi all’anno successivo. Completato il quarto anno gli studenti potranno, secondo quanto stabilisce l’ordinamento statale, sostenere un anno integrativo ed accedere all’università, rientrando nel tradizionale ciclo scolastico.
Fondamentale, secondo le istituzioni, il ruolo di questo tipo di corsi. "Nei nostri corsi di istruzione e formazione – ha detto Alberto Guglielmo, assessore alla formazione, istruzione e lavoro – l’abbandono si attesta intorno al 15% contro il dato medio dell’istruzione statale che è di circa il 30% ed addirittura del 40% negli istituti professionali statali. Questa percentuale – conclude – assume maggiore significato se si considera che, del 15%, solo l’1% esce dal sistema mentre il rimanente 14% si orienta verso altre strutture scolastiche e formative o si inserisce nel percorso dell’apprendistato".
Anche i numeri mostrano interesse crescente per i corsi sperimentali regionali. "La sperimentazione – si legge in una nota della Regione Lombardia – è partita nell’anno scolastico 2002/2003 con 35 classi e 537 allievi; l’anno successivo le classi sono salite a 134 e gli allievi a 2.664. Nell’anno 2004/2005 le classi sono state complessivamente 387 con 7.274 allievi. A queste cifre occorre aggiungere 41 corsi attivati all’interno di scuole statali e paritarie e che hanno visto coinvolti 950 allievi. Se poi si includono i percorsi biennali che terminano quest’anno e che sono stati portati allo stesso livello di preparazione dei triennali (172 classi e 2.262 allievi), si tocca una cifra complessiva di circa 11.000 ragazzi coinvolti, dai 14 ai 18 anni. Nel prossimo anno scolastico verranno attivate poi altre 417 prime classi".
Martedì 7 gennaio oltre 7 milioni di studenti e quasi 1 milione di docenti tornano…
Ho sempre stimato e seguito con interesse il mio corregionale e coetaneo Alessandro Barbero e…
Già nel rinnovo del CCNL scuola 2019-2021 si parlava di costituire un’area specifica contrattuale per…
Al fine del riconoscimento dello stato di disabilità della persona, dal primo gennaio del 2025…
Anna Danesi, capitana della nazionale femminile di pallavolo, alta 195 cm, sguardo da cerbiatto, una…
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita privata a Napoli, si è recato dopo Caivano per partecipare alla…