Oramai siamo in dirittura d’arrivo, il Dl 22 dello scorso 8 Aprile, prima di essere convertito in Legge, sarà farcito di emendamenti ad hoc per accontentare “molti ma non tutti”. Leggo, con sommo rammarico, che si sta valutando l’ipotesi di approvare un emendamento presentato, tra l’altro, da esponenti non della maggioranza (gruppo misto e Leu) in cui è previsto l’espletamento di un corso-concorso di 80 ore con prova finale riservato ai ricorsisti del concorso 2017 (così come già fatto per i ricorsisti del concorso DS 2004/2006, grazie alla L. 107/2015).
A questo punto sorge spontanea la domanda: “quelli del 2011 che fine faranno?”.
Nel 2015 furono “dimenticati”, ora vengono “abbandonati”.
Chi scrive ha superato le 2 prove scritte e la prova orale del concorso DS 2011 e, paradossalmente, nonostante sia risultato idoneo, si trova estromesso dalla graduatoria SOLO perché Campano!!!
I ricorrenti del concorso 2017, anche SOLAMENTE con il superamento della preselettiva (le famose crocette di cui oggi tanto si parla e che non garantiscono la idoneità), si troverebbero in graduatoria e noi 50 campani ancora nel Limbo. Questa è l’Italia, cari Signori e, purtroppo, non è il Paese in cui credo e in cui ho riposto le mie speranze!!!
E. Giuseppe Boccia
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