Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto di distribuzione alle Università dei 14.224 posti disponibili per l’anno accademico 2018/2019 per le specializzazioni sul sostegno.
Il decreto individua anche le date delle prove di accesso ai corsi.
I test preliminari si terranno:
NOTA BENE Le prove di accesso e le modalità di espletamento delle stesse saranno disciplinate dai bandi emanati da ciascun Ateneo.
Per l’iscrizione concreta al test preliminare di accesso bisognerà pertanto attendere il bando emanato dalla singola Università.
Già ieri La Tecnica della Scuola ha riportato le parole del segretario generale della Cisl Scuola, Lena Gissi.
La sindacalista riporta le lamentele di tanti insegnanti, che si lamentano per il basso numero di posti che le università hanno messo a loro disposizione: in questi casi, infatti, le possibilità di accesso, considerando anche che per la prima volta potranno accedere anche i non abilitati (basta la laurea con 24 Cfu oppure l’aver svolto tre annualità di supplenze nelle ultime otto), saranno considerevolmente più ridotte che altrove.
La nostra redazione, adesso, ha messo a confronto i posti disponibili nel 2016 con quelli nel 2019. C’è un aumento dei posti totali: da 9.649 a 14.224.
I posti in più non sono distribuiti in modo omogeneo: ci sono new entry e università che prendono più del triplo dei posti rispetto a 3 anni fa.
Le novità sono: Università Mediterranea di Reggio Calabria 200 posti (30 infanzia, 60 primaria, 60 secondaria di I grado e 50 secondaria di II grado) Università di Padova 500 posti (70, 180, 180, 70), Università di Tor Vergata a Roma 150 posti (30, 45, 30, 45), Tuscia 130 posti (40, 40, 25, 25) e Cassino 600 posti (150, 150, 150, 150).
Mattatori, in questo bando, sono le università di Macerata e Calabria: 600 posti in più per l’ateneo marchigiano (200 nel 2016 con 200 euro per accedere al test preselettivo), 700 in più per quello calabrese (250 nel 2016).
Calabria 700, Macerata 600, Foggia 440, Urbino 220, Bari 210, Suor Orsola Benincasa 200, Roma Unint 160, Roma Europea 130, Catania 110, Messina 106, Cagliari 100, Kore Enna 90, Salerno 90, Roma Istituto Scienze Motorie 80, Salento 80, Perugia 70, Verona 70, Sassari 50, Pisa 50, Genova 30, Modena 10.
Bergamo -170, Milano Bicocca -80, Udine – 41. Tutti in atenei del Nord Italia.
Situazione invariata alla Lumsa (200), Cattolica Sacro Cuore (400), Università di Campobasso (370), Torino (200), Palermo (440), Firenze (168), Siena (250), Trento (110)
Rispetto al 2016 non ci sono l’Università di Bolzano (-130 posti) e quella dalla Valle d’Aosta (-70 posti)
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