Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto di distribuzione alle Università dei 14.224 posti disponibili per l’anno accademico 2018/2019 per le specializzazioni sul sostegno.
Nei prossimi giorni le Università pubblicheranno i bandi con le indicazioni pratiche, utili per tutti coloro che vogliono partecipare.
Un aspetto che bisogna evidenziare è quello relativo alla platea dei candidati. Infatti, sappiamo che, i requisiti di accesso per la scuola primaria e dell’infanzia sono la laurea in Scienze della formazione primaria e il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 (compresa anche la sperimentazione ad indirizzo psicopedagogico e quella ad indirizzo linguistico).
Invece, per la scuola secondaria di primo e secondo grado i requisiti sono l’abilitazione all’insegnamento, oppure la laurea prevista per l’accesso alla classe di concorso più i 24 CFU nelle discipline socio-psico-antropologiche e metodologie e tecnologie didattiche.
Ciò vuol dire che al corso di specializzazione sostegno potranno partecipare gli insegnanti che già sono assunti i ruolo su posto comune.
Infatti, il corso specializzazione sostegno potrebbe dare un’altra possibilità per quanto riguarda i trasferimenti: un docente di ruolo potrebbe infatti con la specializzazione fare domanda di mobilità sui posti di sostegno per ottenere il trasferimento in una data regione, o più semplicemente, può essere interessato a diventare un insegnante di sostegno e per questo conseguire il titolo.
La specializzazione sul sostegno può anche essere utile ai fini del concorso docenti: infatti, possono partecipare al prossimi concorsi, fermo restando le modifiche al reclutamento apportate dalla legge di bilancio 2019, i docenti di ruolo. Questi, allo stesso modo degli altri candidati, potranno partecipare in totale a quattro procedure:
– per una sola classe di concorso della scuola secondaria di primo grado
– per i posti di sostegno della scuola secondaria di primo grado
– per una sola classe di concorso della scuola secondaria di secondo grado
– per i posti di sostegno della scuola secondaria di secondo grado
Pertanto, il titolo di specializzazione sul sostegno può essere conseguito anche da chi è già in ruolo e volesse partecipare al concorso, non solo sui posti comuni, ma anche per le cattedre di sostegno.
Ricordiamo che per accedere al corso di specializzazione sul sostegno prima è necessario superare una prova d’accesso.
Questa si svolgerà nelle seguenti date:
NOTA BENE Le prove di accesso e le modalità di espletamento delle stesse saranno disciplinate dai bandi emanati da ciascun Ateneo.
Per l’iscrizione concreta al test preliminare di accesso bisognerà pertanto attendere il bando emanato dalla singola Università.
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
Le prove di accesso sono organizzate dagli Atenei, tenendo conto delle specifiche esigenze dei candidati con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento, a norma della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni e della legge 8 ottobre 2010, n. 170.
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