La ministra Giulia Bongiorno ha annunciato che si potrà entrare nella pubblica amministrazione solo dopo un corso universitario e attraverso concorso.
“Oggi c’è un grosso problema per i giovani – ha detto Bongiorno-, non riescono a trovare lavoro quando escono dall’Università, di solito escono con un tipo di formazione estremamente generica”.
Il Dipartimento della Funzione pubblica ha fatto una stima “sull’entità dei dipendenti pubblici che andranno in pensione nel 2019 pari a 250 mila persone”. Di queste 150mila cessazioni saranno con la Legge Fornero e 100mila con Quota 100.
“Con il ministro dell’Istruzione Bussetti – ha quindi spiegato – abbiamo deciso di creare un corso di laurea che permetta al ragazzo, che studia all’università, di poter fare un concorso, alla fine del suo percorso, direttamente nella Pa, questo permette a chi si iscrive all’università di sapere che ha questa opportunità e permette alla Pa di assumere ragazzi. Perché non è possibile che si entri nella Pa soltanto a 35 anni”.
Sui tempi di realizzazione di tale progetto Bongiorno ha poi aggiunto “quando ci sarà un ddl”, mentre sta sperimentando anche un concorso territoriale in Campania per evitare il fenomeno delle migrazioni. ”C’è un nuovo concorso al quale tengo particolarmente che è un concorso territoriale, lo stiamo sperimentando con il presidente della Campania”.
”È un concorso che permette al singolo di partecipare a un concorso sapendo quale è la sua destinazione finale. – ha spiegato – cosi che se ci sono concorsi nella regione Sicilia si resta in Sicilia, se ci sono concorsi in Campania, in Campania; questo permette di evitare la migrazione del dipendente pubblico”. ”Il bando sarà entro giugno – ha annunciato il ministro – e il concorso sarà a fine agosto”. Bongiorno non ha escluso di rendere obbligatoria questa formula di concorso territoriale.
Nella prossima Legge di Bilancio, annuncia, “ci saranno ulteriori passi avanti per il rinnovo dei contratti. Nell’ultima legge di bilancio è stato fatto un primo stanziamento che non è paragonabile agli stanziamenti fatti da altri governi. È stato un buon inizio ma non sarà un punto d’arrivo”.
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