La Corte ha dichiarato, con decorrenza dalla pubblicazione della sentenza, l’illegittimità costituzionale sopravvenuta del regime del blocco della contrattazione collettiva per il lavoro pubblico – si legge in un comunicato – quale risultante dalle norme impugnate e da quelle che lo hanno prorogato. La Corte ha respinto le restanti censure proposte.
La Consulta accoglie la tesi dell’Avvocatura dello Stato secondo cui l’articolo 81 della Costituzione “assicura l’equilibrio fra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico”. La norma non sarà retroattiva.
La sentenza della Consulta, come riporta askanews la terza su questioni di notevole rilevanza per i conti pubblici dopo l’introduzione in costituzione dell’obbligo del pareggio di bilancio. Nella precedente sulle pensioni (il blocco della perequazione deciso dal governo Monti per quelle oltre i 1.443 euro lordi al mese) la sentenza della Consulta aveva effetto retroattivo tanto che il governo ha dovuto varare un provvedimento concedendo un indennizzo ai pensionati. La prima invece, a febbraio, aveva riguardato l’illegittimita’ della Robin Hood Tax, la tassa sui petrolieri introdotta dall’ultimo esecutivo Berlusconi e poi confermata dai governi seguenti. Anche in quel caso la Consulta aveva stabilito l’illegittimita’ dell’imposta ma non per il passato.