Un recente parere della Corte dei conti del Piemonte (interpellata dal Comune di Biandrate) stabilisce che il trasporto scolastico non rientra nei servizi a domanda individuale, per cui quella spesa nei bilanci comunali non si può mettere, ragion per cui è tutta a carico degli utenti.
Ma non solo: anche se i comuni avessero i fondi a disposizione non si possono spendere per quello scopo.
E nasce la protesta in Piemonte dove ci sono molte bambini di paesi montani che sono costretti a raggiungere scuole in altri comuni.
La soluzione prospettata per ora è quella di dare un contributo diretto agli utenti, un buono scuolabus, insomma, anche se bisogna capire con quali criteri, sperando sempre che la Corte dei Conti non intervenga per altre strade.
Il dibattito fra i comuni interessati, le famiglie e la pronuncia della Corte continua.
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