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Cortocircuito tra politica e scienza

Il provvedimento del Governo sulla spending review si presenta, almeno per quanto appare dai contenuti che filtrano sulla bozza del decreto, denso di interventi decisi sulla macchina burocratica dello Stato, per porre fine agli sprechi e renderla efficiente.

Tra gli istituti di ricerca che dovrebbero essere sospesi c’è l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), nato accorpando i 12 osservatori astronomici ed astrofisici presenti in Italia, che a quel momento avevano sempre goduto di una completa autonomia gestionale ed amministrativa. Decisioni, per gli addetti ai lavori, poco comprensibili, visto che l’ astrofisica e’ il fiore all’ occhiello della ricerca italiana, con pubblicazioni di prestigio, premi e riconoscimenti internazionali. Comunque sia, il rischio di una possibile chiusura dell’Inaf, è reale ed attuabile.
Di contro, dopo la scomparsa del senatore a vita Sergio Pininfarina, il Sisa (Sindacato indipendente scuola e ambiente) chiede che venga nominata senatrice a vita, l’astrofisica di fame mondiale Margherita Hack, donna di straordinaria sensibilità, cultura e preparazione. Il fatto che la prof.ssa Hack sia iscritta al Sisa (come scritto dallo stesso sindacato) è un elemento marginale rispetto alla contemporaneità degli eventi.

L’aspetto principale è la concomitanza della possibile e probabile chiusura dell’Inaf, con le ventilate candidature parlamentari, proposte da sindacati scolastici

Aldo Domenico Ficara

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