In una società complessa come quella nostra, dove le problematiche sociali e familiari sono notevoli, capita di incontrare bambini con problemi del comportamento. La scuola cosa deve fare?
Bambini iperattivi con disturbi del comportamento, bambini che non si inseriscono nel contesto sociale di una classe, bambini vittime di bullismo, bambini che fanno i bulli, sono soltanto alcuni dei problemi che capitano alle insegnanti o agli insegnanti delle nostre scuole. Il problema di cui stiamo parlando capita in ogni ordine o grado di istruzione, ma riveste un problema importantissimo soprattutto nella scuola primaria. Infatti è utile sapere che se certi problemi vengono affrontati subito all’insorgere della loro esistenza, possono essere addirittura risolti ma quantomeno migliorati.
La scuola, rispetto a tali problematiche, svolge un ruolo importantissimo ed è assolutamente fondamentale un immediato confronto tra dirigente scolastico, insegnanti e genitori del bambino. Non appena l’insegnante osserva comportamenti anomali del bambino ha il dovere di confrontarsi immediatamente con il Collegio dei docenti, oltre che con il dirigente scolastico, in modo da far contattare dalla scuola la famiglia del bambino.
Dobbiamo dire che non esistono cure specifiche per certi particolari comportamenti dei bambini, ma esistono efficaci tecniche comportamentali che possono migliorare notevolmente la situazione del bambino in famiglia e a scuola. Molto utile è il supporto dello psicologo all’interno del gruppo classe.
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È necessario quindi che genitori ed insegnanti si avvalgano di una consulenza psicologica sistematica per comprendere l’essenza del problema e poterlo superare insieme, apprendendo anche metodi e strategie da applicare. Si tratta di percorsi didattici in cui si insegna al bambino come lavorare sulle proprie emozioni e come mettere in pratica strategie di autocontrollo.
A volte si tratta di disturbi del comportamento transitori, dovuti a problemi legati alla separazione coniugale dei genitori, alla mancanza di una figura genitoriale o al fatto che gli stessi genitori non sono sufficientemente in grado di seguire la crescita e lo sviluppo del bambino. In tutti questi casi la scuola ha l’obbligo per la serenità del bambino e per il bene del gruppo classe di intervenire chiamando i genitori e nei casi più gravi anche i servizi sociali.
Il lasciare perdere e il disinteressarsi a situazioni del genere da parte di una scuola, potrebbe configurarsi, nel caso di conseguenze della sottovalutazione di certi comportamenti, come una grave omissione di un dovere professionale.
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