Categorie: Politica scolastica

Cosa diceva nel 2013 il programma politico di Sel sulla scuola

Nella scuola che vogliamo il tempo pieno è garantito a tutti. Abbiamo urgenza di abbattere la dispersione scolastica che in alcune aree del paese supera il 20%. Per questo è necessario introdurre l’obbligo scolastico fino ai 18 anni. E abbiamo bisogno di scuole pubbliche di qualità in tutto il territorio nazionale, che operino in reale autonomia. Proprio per questo è indispensabile garantire Organi Collegiali democratici, aperti, che abbiano pieno riconoscimento e diritto d’intervento nella didattica e negli aspetti organizzativi.

Una delle priorità è il programma di edilizia scolastica, perché non possiamo più vivere tragedie come quelle di San Giuliano, non possiamo più pensare che i nostri figli passino la maggior parte della loro giornata dentro strutture pericolanti, fatiscenti, con barriere architettoniche che limitano l’accesso ai diversamente abili e privi di connettività. Attraverso il taglio delle spese per l’acquisto degli inutili aerei da guerra F 35 possiamo recuperare risorse da investire in un forte programma di edilizia scolastica in tutto il territorio nazionale che rinnovi le strutture e le adegui alla normativa antisismica, le doti di connettività, di laboratori e degli altri strumenti necessari. C’è bisogno di nuovi insegnanti. Ben tre generazioni di insegnanti sono intrappolati nella vergognosa gabbia della precarietà. Per questo noi proponiamo un piano pluriennale di immissione in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie, coprendo tutti i posti disponibili nelle scuole. Oggi l’organico scolastico è fortemente sottodimensionato rispetto alle necessità: sono infatti ben 81 mila i posti disponibili per docenti e più di 12 mila quelli per il personale Ata. È necessario stabilire regole certe di reclutamento, sulla base delle reali esigenze di formazione degli studenti. Bisognerà per questo reintrodurre il tempo pieno e le ore di laboratorio che Gelmini aveva cancellato e garantire la presenza di insegnanti di sostegno, secondo il bisogno certificato. La soluzione praticabile è il concorso periodico che copra il fabbisogno a partire dalla percentuale degli organici funzionali”.

Parole, riflessioni e concetti programmatici che dovrebbero aprire un dibattito complessivo anche alla luce delle proposte inserite nella Lip.

Aldo Domenico Ficara

Articoli recenti

Middle management: il 18 novembre convegno di studio Palermo, interviene la sottosegretaria Frassinetti

Middle management. Impatti sulla qualità dell’istruzione è il titolo del seminario in programma il 18…

17/11/2024

Giovani allo sbando traditi dall’indifferenza della società

I giovani sono sempre più arrabbiati e insoddisfatti, manifestando una ribellione interiore che spesso non…

17/11/2024

Docente di sostegno aggredita: ma perché siamo arrivati alla “giustizia fai da te”, in perfetto stile far-west?

Nella vicenda della docente di sostegno aggredita da 30 genitori in una scuola di Scanzano…

17/11/2024

Docenti malmenati, raid di genitori che picchiano pesantemente una docente di sostegno. L’AND esprime allarme e sconcerto.

Il triste episodio di un vero e proprio raid puntivo, organizzato da una trentina di…

17/11/2024

Valditara: “La Colletta Alimentare per educare alla solidarietà”

Sabato 16 novembre 2024 è tornata, per il 28° anno consecutivo, la Colletta Alimentare organizzata…

17/11/2024

Tecnici e operai specializzati: le aziende li cercano, ma la scuola non ne prepara sufficienza

Sento in televisione che l'industria cerca tecnici ed operai specializzati ... senza trovarli! Allora non…

17/11/2024