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Cosa il terremoto scatena sulla psiche degli alunni? Alto stress e strategie difensive

“Livelli decisamente alti di disturbo da stress post-traumatico sia nei genitori sia nei bambini”. A riscontrarli sono stati gli studenti di Scienze della Formazione Primaria e di Scienze dell’Educazione dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore) che hanno trascorso diversi mesi tra i bambini delle zone terremotate un anno fa in Emilia-Romagna.
Analizzando gli effetti su quasi 900 alunni e i loro genitori della scuole primarie di Carpi, Novi di Modena e Rovereto sulla Secchia, tutti paesi del Modenese, oltre agli alti livelli di stress psicologico, sono anche emerse le modalità “messe in atto per fronteggiare l’evento traumatico: una discreta percentuale di bambini – si legge in una nota relativa allo studio universitario – ha attivato strategie sia attive che di evitamento mentre i loro genitori hanno utilizzato soprattutto quelle attive”.
In base alla ricerca, ancora, “un secondo dato positivo consiste nel fatto che i bambini (soprattutto quelli italiani) mantengono livelli accettabili, anche se migliorabili, nelle prestazioni cognitive”.
Gli studenti dell’ateneo emiliano, inoltre, hanno valutato gli effetti del terremoto anche sulle relazioni tra italiani e stranieri vittime del sisma. Nel dettaglio, lo studio – che ha coinvolto 222 italiani e immigrati residenti per la maggior parte nei comuni di Cavezzo, San Felice sul Panaro e Mirandola – ha mostrato tra “gli immigrati livelli di stress psicologico più alti rispetto agli italiani, probabilmente per una mancanza di sostegno sociale. Nelle tendopoli – viene rilevato ancora – gli italiani vedevano gli immigrati come una possibile minaccia, soprattutto in termini di distribuzione di risorse. Inoltre, gli italiani, più degli immigrati, riportavano esperienze di contatto negative con l’altro gruppo. Tuttavia – è la chiosa – in generale, sentirsi vittime del terremoto e di conseguenza membri di uno stesso gruppo, portava a maggiore empatia e intenzione reciproca di aiuto”. Come dire: nel disagio comune si superano anche le barriere più alte.
Alessandro Giuliani

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