Sono figli fragili, hanno bisogno di affetto, di comprensione, di chi li accarezza e li ascolta. Sono i figli della società di oggi, nati da genitori che li hanno messi al mondo senza amore, magari inconsapevoli che avrebbero cresciuto una creatura senza amarla, senza desiderarla, senza volerla nel loro intimo. Sono i figli fragili senza padri e senza madri, spesso figli di nessuno e sono loro che hanno bisogno di più attenzione, di più cura di più amore.
Spesso noi adulti ci facciamo prendere dal nostro egoismo, dalla nostra rabbia, ma questi figli di una società senza regole, senza forme e senza identità, hanno bisogno sempre di una carezza, di un abbraccio, di uno sguardo di dolcezza perché gridano alle nostre coscienze: aiuto! E spesso quell’aiuto noi glielo neghiamo.
È veramente brutta la società di oggi e la scuola, con i suoi insegnanti non ce la può fare. Ha bisogno anch’essa di aiuti. Sono i figli di genitori separati, divorziati, i figli di coloro che hanno un conto aperto con la giustizia, figli che non conoscono regole, non conoscono educazione. E perché l’educazione chi deve insegnargliela se neanche i genitori sanno dov’è?
Mario Bocola