La didattica attiva è un approccio che mette al centro lo studente, rendendolo protagonista del proprio apprendimento. Il docente diventa un mediatore che guida, stimola e supporta il processo, favorendo il pensiero critico, la collaborazione e la scoperta autonoma. Come applicare tutto ciò in classe? VAI AL CORSO
L’obiettivo di una lezione attiva, in altre parole, è quello di implementare in termini quasi sperimentali e pratici dei contesti di apprendimento orientati non all’accumulazione di conoscenze ma all’integrazione di queste entro esperienze di apprendimento coinvolgenti e personali, creative e responsabili per le quali l’alunno cresce e cresce il suo livello di autonomia nella rielaborazione dei contenuti e delle abilità acquisiti.
Interazioni dinamiche, animazioni, role-playing, attivazioni del corpo, cooperative learning: queste le tecniche che un insegnante può introdurre nelle sue lezioni per sollecitare parti diverse del cervello, alzando il livello di attenzione e di curiosità dell’alunno, stimolando il sistema nervoso e riducendo i momenti in cui la sola parola monocorde produce pensieri fluttuanti e vaghi. Mappe e tecniche che provengono dalla psicologia sociale, dalla neurobiologia interpersonale e dalla pedagogia attiva.
Il ruolo del docente, in questo contesto, si “riduce” a quello di facilitatore dell’apprendimento, di mediatore, che si pone in mezzo, tra gli alunni e le possibili difficoltà che questi possono incontrare lungo il percorso dell’apprendimento. L’insegnante, insomma, resta un passo indietro, per intervenire solo laddove necessario a reindirizzare l’alunno, il quale resta il protagonista assoluto dei processi apprenditivi.
Le didattica attiva trova le sue radici pedagogiche in John Dewey, secondo cui la pedagogia attiva deve orientarsi al metodo e alla prassi didattica, puntando a sviluppare nei bambini e nei ragazzi un approccio critico e consapevole al sapere, all’apprendimento, alle competenze. Approccio critico che altro non è che indagine tramite esperienza, capace di stimolare un’intelligenza prettamente (ma non solamente) operativa.
Insomma, la pedagogia attiva è quella che si lega alla ricerca psicologica su apprendimento e sviluppo; quella in cui l’insegnante è facilitatore nel processo di scoperta del fanciullo, non più colui che trasmette le conoscenze; quella in cui l’educatore opera a partire dai bisogni del fanciullo, per accompagnarlo nell’esperienza dell’apprendimento in chiave sperimentale, di ricerca, di indagine.
Su questi argomenti il corso La lezione attiva, di Pino De Sario, in programma dal 12 dicembre.
Nell’ambito dei metodi attivi, la strada maestra – sperimentata dal formatore in centinaia di situazioni – prevede come elementi centrali le interazioni dinamiche, le piccole animazioni e i mini role-playing, le attivazioni del corpo, il cooperative learning, tutte tecniche semplici che un insegnante può introdurre gradualmente nelle sue lezioni.
Corsi di formazione docenti, ecco il catalogo dei corsi della Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito:https://dbde7610fc31b428b8c054dc80dc7f94.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-40/html/container.html
LA CERTIFICAZIONE DI ALFABETIZZAZIONE DIGITALE EIPASS STANDARD
TRANSIZIONE DIGITALE, ISCRIVI LA TUA SCUOLA E SCEGLI IL PERCORSO
Sostegno: corso intensivo per docenti incaricati senza titolo
Matematica per la scuola primaria
Dop: strategie di intervento in classe
Progettare Uda col supporto dell’IA generativa
Metodologie e tecniche innovative nella gestione della classe
eCAMPUS 30 CFU, richiedi informazioni al numero 095448780
Il 2024 sarà ricordato come particolarmente ricco di scioperi: a meno di un mese dalla…
A causa dell’utilizzo smodato dei dispositivi digitali, soprattutto di telefonini e tablet, i bambini stanno…
Cara Tecnica, da parecchi anni, ormai, avevo il giorno libero di venerdì, pertanto non mi…
Ho sempre letto con particolare attenzione ciò che scrive Libero Tassella. Quasi sempre ne ho…
L'ultimo numero della rivista trimestrale di Cisl Scuola è interamente dedicato alla formazione. Ne parliamo…
Nella giornata del 4 dicembre del 2024 il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a seguito…