Didattica

Cosa si intende per role playing? Quando i giochi di ruolo si trasformano in strumenti preziosi in ambito didattico

Perché non coinvolgere in prima persona gli studenti durante la lezione? Uno strumento utilissimo in questo senso è senz’altro il role playing. I giochi di ruolo permettono agli alunni di recitare, assumere le veci di determinati personaggi o inscenare determinate situazioni, che molto probabilmente riusciranno rimanere impresse nella loro mente attivando la loro curiosità. VAI AL CORSO

La strada maestra per conseguire tale risultato, prevede come elementi centrali i metodi attivi. Stiamo parlando di interazioni dinamiche, piccole animazioni e mini role-playing, attivazioni del corpo, cooperative learning, tutte tecniche semplici che un insegnante può introdurre gradualmente nelle sue lezioni.

L’insegnante che “attiva”, sollecitando parti diverse del cervello, alza il livello di attenzione e di curiosità al conoscere, stimola il sistema nervoso e riduce i momenti in cui la sola parola monocorde produce pensieri fluttuanti e vaghi. Mappe e tecniche del corso sono provenienti dalla psicologia sociale, dalla neurobiologia interpersonale e dalla pedagogia attiva.

I tre centri di attivazione

Per attivare concretamente il cervello degli studenti, possiamo dire che sono tre i centri di attivazione per rendere attivi gli studenti:

  • Attivare con la parola: Una parola circolare come enzima, perché? Prima regola, ridurre i monologhi
  • Attivare con le emozioni: Emozioni come forme primarie, perché? È fondamentale non esagerare con la razionalità
  • Attivare col corpo: Una miniera ricchissima e sottoutilizzata, perché? Evitare di stare sedentari e solo fermi.

I dieci metodi attivi

Tuttavia, è bene specificare che non esiste un solo modo di attivare il cervello degli studenti allo scopo di renderli partecipi durante la lezione e migliorare l’apprendimento. infatti, possiamo rintracciare fino a 10 metodi attivi:

  • Lezione attiva, i tre passi nuvole-terreno-frutti
  • Tecniche non direttive
  • Giochi di ruolo e mini role-playing
  • Cooperative learning
  • Misure minimali per l’attivazione del corpo in classe
  • L’importanza di scrittura e disegni
  • Set di ascolto nella lezione
  • Caricare il cervello, tra concretezza, dubbi, curiosità
  • Il taccuino pratico dell’insegnante che attiva

Il corso

Su questi argomenti il corso La lezione attiva, a cura di Pino De Sario, in programma dal 23 gennaio.

Le proposte della Tecnica della Scuola nell’ambito della formazione

Quali corsi? A chi sono rivolti?

La Tecnica della Scuola, che opera nel settore scolastico da oltre 70 anni al fianco di docenti e personale, dal 2012 è ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione. La Casa Editrice propone un’ampia offerta formativa tra webinar dedicati ai docenti che vogliono aggiornarsi o approfondire specifiche tematiche, percorsi in e-learningcertificazionicorsi rivolti alle scuole e corsi di preparazione ai concorsi per aspiranti docenti e dirigenti.

Scopri l’offerta formativa della Tecnica della Scuola

Come iscriversi?

I corsi, a cui è possibile iscriversi anche sulla piattaforma Sofia, sono acquistabili con Carta del Docente. Al termine di ogni percorso è prevista l’emissione di un attestato di partecipazione.

Chi tiene i corsi?

I corsi organizzati dalla Casa Editrice sono in costante aggiornamento, per rispecchiare le reali e concrete esigenze di docenti e dirigenti o aspiranti tali. Queste sono individuate da un team di esperti e formatori con competenze consolidate nel campo della formazione, pronto a garantire supporto costante per i partecipanti ai percorsi formativi.

I webinar di dicembre e gennaio

Redazione

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