Il PNRR, soprattutto attraverso il Piano Rigenerazione Scuola, sta per portare una ventata di cambiamento nelle scuole italiane. Il focus? Il concetto di transizione, ecologica ma anche culturale e valoriale. Come prendere il controllo di questa rivoluzione senza lasciarsi travolgere dagli eventi? Iniziando sicuramente dal Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). VAI AL CORSO
Il Piano Rigenerazione Scuola si compone di quattro pilastri: rigenerazione dei saperi, dei comportamenti, delle infrastrutture e delle opportunità. Come si legge sul sito apposito del MI, il Piano è attuativo degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU pensato per accompagnare le scuole nella transizione ecologica e culturale e nell’attuazione dei percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile previsti dall’insegnamento dell’educazione civica. Nella fase di elaborazione del Piano dell’offerta formativa per il triennio 2022-2025 le scuole possono inserire, a partire dal mese di settembre 2022, le attività relative ai temi previsti dal Piano.
In occasione dello stanziamento di moltissimi fondi del PNRR alle scuole si proverà così a rivoluzionare il sistema scolastico da cima a fondo. Occorre comprendere quindi dove porteranno queste ambizioni e se gli obiettivi del Piano verranno rispettati o meno.
Come affrontare la “rigenerazione” della scuola
Affrontare in modo proficuo questa transizione significa innanzitutto conoscere il senso, la struttura e i processi di sviluppo del Piano Rigenerazione Scuola all’interno del PNRR per non sentirsi travolti da questo ripensamento radicale. Poi, capire come applicare le indicazioni contenute nel Piano nel contesto della propria progettualità didattica, traghettandola verso i principi dell’ecologia e della sostenibilità. E, soprattutto, imparare a coniugare le prassi scolastiche consolidate con la nuova visione delineata e far confluire i contenuti di apprendimento verso la responsabilizzazione ecologica.
Il corso
Su questi argomenti il corso Il Piano Rigenerazione Scuola nel PTOF 2022/2025, in programma dal 19 ottobre, a cura di Anna Maria Di Falco.