A liceo Bernardino Telesio di Cosenza è stato adottato un nuovo piano formativo che tiene conto dei percorsi universitari degli studenti, implementando una partnership con l’Università della Calabria che riconoscerà un certo numero di crediti formativi a quanti si iscriveranno ai corsi di laurea del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, di Farmacia e Scienze della Salute, di Fisica e di Scienze aziendali e giuridiche.
Si tratta di un’iniziativa autonoma del liceo.
A partire dal primo anno, scrive Il Sole 24 Ore, “nelle classi a indirizzo biomedico saranno inseriti gli insegnamenti di Fisica, Chimica organica e inorganica, Biochimica, Biologia, Microbiologia, Biostatistica, Anatomia, Fisiologia, Patologia, oltre ad attività di stage e di laboratorio.
Per la formazione in ambito giuridico interazionale gli argomenti di studio riguarderanno il Diritto costituzionale, quello privato, Storia delle politiche europee ed internazionali, Economia locale ed Internazionale, Globalizzazione dei sistemi finanziari, Diritto internazionale, con esperienze all’interno di tribunali e studi legali.
In cattedra proprio i docenti dell’Unical, secondo quanto stabilito dal protocollo di intesa fra il liceo e l’università.
L’Istituto di Cosenza fra l’altro ha “una propria compagnia teatrale che quest’anno è inserita nel cartellone del grande teatro Rendano. Sono un vanto anche i laboratori di Robotica e la nuova squadra di Calcio a 5 che partecipa in serie D al campionato della Federazione italiana giuoco calcio.
Le innovazioni grazie allo staff del preside
La biblioteca (30mila volumi, alcuni antichissimi) è aperta al pubblico fino alle 18 grazie al coinvolgimento dei ragazzi. Da qualche giorno la scuola ha inaugurato una Little free library sul corso principale di Cosenza, una piccola casetta di legno dove lasciare e prendere libri, per incentivare la lettura.
Il risultato di questo approccio innovativo sta nei numeri: per l’anno in corso l’istituto cosentino risulta il liceo classico con il maggior numero di iscritti in Italia, il 23% a fronte del 6% della media nazionale: sono 242 in tutto, raddoppiati rispetto a 4 anni fa. In totale 850 studenti «più 1600 genitori e 3600 nonni», scherza il preside: una battuta per alludere al forte coinvolgimento delle famiglie nelle attività didattiche”.