Ad affermarlo il segretario dell’Associazione Radicale Esperanto. “Ciò che non sono riusciti a fare, fino in fondo, i governi precedenti dal 2001 in poi, ora ci prova il governo Renzi ad attuarlo, nazionalizzando in inglese la scuola italiana una volta per tutte”
“I ladri della lingua italiana potranno derubare qualsiasi materia alla lingua della Repubblica. Matematica, scienze, fisica, storia, filosofia… ma, lo studio in inglese e non più in italiano di queste materie, già obbligatorio per il quinto anno dei licei e degli istituti tecnici dal prossimo anno scolastico, verrà esteso significativamente anche nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado”.
Ma non finisce qui. Secondo il piano governativo “fin dalla scuola dell’infanzia il sapere verrà veicolato in inglese” e questo ha lo stesso valore di ciò che imposero gli inglesi occupatori ai Maori. Sostituirono infatti i nomi geografici maori in inglese”. Qui la progressiva abolizione delle materie in italiano a favore dell’occupazione linguistica inglese è lo stesso capo di governo italiano a perpetrarlo”.
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