Nelle scuole c’è una grande incertezza, nulla è cambiato rispetto a prima. Sono le parole di Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi all’Adnkronos, riguardo il rafforzamento del tracciamento annunciato dal commissario straordinario Figliuolo grazie anche all’intervento dei team mobili militari.
“Non sappiamo se stia funzionando o meno e non ci è stato comunicato quali regioni siano coinvolte, con quali laboratori e dove sia possibile ricorrere al testing domiciliare – spiega Costarelli – ancora dall’annuncio del 30 novembre le scuole del Lazio non hanno ricevuto specifiche. Forse sono state informate le Asl, ma in genere rigirano anche a noi le informazioni in modo da semplificare la gestione ed indirizzare le famiglie”.
Insomma ancora difficoltà e nell’attesa di facilitare le procedure, molte classi vanno in Dad: “Alcune Asl ricorrono alla quarantena dopo il tampone molecolare e tre positivi, o due nella scuola primaria – prosegue la presidente Anp – altre invece attivano subito l’isolamento dopo il rapido; altre ancora attivano la quarantena per tutta la classe dopo un solo tampone positivo. I test zero continuano a non essere fatti tutti nello stesso giorno. Così in attesa del completamento dei tamponi, tutti a casa. Non abbiamo notizie del piano di intervento di screening riguardante le scuole chiesto al generale Figliuolo”.
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