Alla Festa della Scuola svoltasi la scorsa settimana ad Ascoli Piceno sono state poste le premesse per un importante progetto che si svilupperà nei prossimi mesi e avrà il suo momento clou tra l’11 e il 13 aprile a Firenze in occasione del Festival dell’italiano.
L’idea è ambiziosa ma certamente interessante perché si basa sul coinvolgimento diretto degli studenti.
Il programma è duplice: da un lato si tratta di promuovere la stesura di una Costituzione della Scuola i cui articoli siano redatti dagli studenti, il secondo progetto, “La scuola che vorrei”, avrà ancora come protagonisti gli studenti.
Ad animare l’iniziativa è l’infaticabile Massimo Arcangeli, docente di linguistica italiana a Cagliari, che annuncia: “Tra il gennaio e il marzo del 2024 andrò in decine di scuole in tutta Italia per parlare di lingua italiana inclusiva e di didattica digitale, due fra i temi portanti della manifestazione del prossimo anno”.
E poi spiega i due progetti a cui sta lavorando.
“La scuola che vorrei” è rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole di ogni ordine e grado e il lavoro potrà consistere in un video, in un podcast, in un racconto o altro (e-mail cui spedire il prodotto: arcangeli@unica.it; festivaldellitaliano@gmail.it)
Gli studenti delle scuole secondarie potranno cimentarsi anche nella stesura di un breve testo (compreso fra i 100 e i 500 caratteri, spazi inclusi), sul modello dei principi fondamentali del dettato costituzionale, che enunci un principio da inserire in una futura Costituzione della Scuola italiana.
La scadenza per l’invio dell’articolo “costituzionale” è fissata per il 7 aprile 2024 (e-mail cui spedire il breve testo: arcangeli@unica.it, festivaldellitaliano@gmail.it).
“Questa Costituzione – aggiunge Arcangeli – risulterà alla fine strutturata in una serie di articoli numerati che esprimano il senso e il valore di una scuola in grado di rispondere ai bisogni della società, di tutelare i diritti delle persone, di lavorare per l’inclusione e i diritti e i doveri di una cittadinanza fondata sull’educazione civica, di combattere ogni forma di discriminazione, di progettare il futuro”.
Ad Ascoli Piceno si è avuto un primo assaggio dell’iniziativa e sono stati già premiati alcuni articoli della futura Costituzione scolastica.
“Tutte le studentesse e tutti gli studenti hanno diritto a essere ascoltati – in spazi e con tempistiche dedicati, ma anche occasionali (come le ore di supplenza) – da docenti e figure professionali qualificate, che li conducano all’attitudine verso la comunicazione e li aiutino a individuare i propri punti di forza e di debolezza al fine di garantire il loro benessere, di favorire il loro piacere di andare a scuola e di prepararli ad affrontare la vita e a confrontarsi con la realtà esterna”
(classe 1A del liceo musicale Enea Silvio Piccolomini di Siena).
“1. Ogni scuola dovrà essere ben attrezzata con palestre, docce, area relax, mensa e bar per la ricreazione.
2. Le regole e gli orari dovrebbero essere elastici.
3. L’accesso al genere femminile dovrebbe essere facilitato da una opportuna attivazione di corsi sugli stereotipi di genere e di azioni di sensibilizzazione su quelli riguardanti le professioni.
4. I professori dovrebbero essere conosciuti e scelti prima dell’assegnazione delle classi e dovrebbero accedere all’insegnamento solo i docenti che insegnano con passione.
5. Le interrogazioni andrebbero abolite e così anche i voti.
6. Non dovrebbe esserci nessun accesso a droga, coltelli, ecc.
7. La scuola deve preparare al lavoro”
(classe 1A del Centro di Formazione Professionale Don G. Facibeni di Firenze).
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