“Bisogna migliorare le scuole statali e paritarie, assicurando però una perfetta mobilità tra le stesse e quindi una sana competizione”, facilitando così la scelta delle famiglie e degli alunni: dichiararlo è stata la senatrice Sandra Lonardo (Forza Italia), nel corso della presentazione del disegno di legge in Senato sulle “Modifiche alla legge 10 marzo 2000, n. 62, in materia di finanziamento del sistema integrato scolastico”.
“Il modello cui vorremmo ispirarci – ha detto Lonardo nella Sala Nassirya di Palazzo Madama – è quello utilizzato in campo sanitario: con la possibilità per il paziente di scegliere se farsi curare in un istituto statale o in una struttura accreditata”.
“Per rendere effettivo questo meccanismo anche nella scuola, – ha spiegato la senatrice – occorre un sistema di finanziamento che sia capace di coprire i costi delle prestazioni. Per questa ragione proponiamo la copertura della spesa efficiente di sostenibilità, un costo standard capace di spingere verso l’alto la qualità di tutti gli istituti. Non un parametro meramente ragionieristico o statitstico, ma una proposta che nasce dall’analisi di casi viventi di processi educativi e scuole virtuose, performanti, ma anche efficienti, per dare ai cittadini libertà di scelta educativa ed una formazione di loro gradimento”.
La modifica principale da attuare, quindi, è il modello di finanziamento alle scuole, molto diverso dall’attuale. A differenza dell’attuale spesa pubblica dello Stato per gli studenti della scuola statale, che Forza Italia definisce “omogenea e asettica”), il modello che si vuole proporre con questo ddl è quello di costi versati dallo Stato in base al numero di alunni effettivamente iscritti alla scuola; ma anche individuando le particolarità di iscritti, come ad esempio la presenza di alunni disabili e la spesa per famiglie bisognose o non.
Non vi sarebbero, tuttavia, alcuni pericoli di riduzione dell’organico del personale. “Si tratta di una proposta – ha sottolineato Lonardo – che non nasce per tagliare ma per aumentare i posti di lavoro stabili. Attualmente il costo corrente medio per lo Stato per uno studente della scuola statale è di 6.400 euro e il costo medio per lo Stato per uno studente di una scuola paritaria è di 532 euro. Applicando il costo standard di sostenibilità, invece, si spenderebbe meglio secondo un meccanismo più plurale, più orientato alla libertà, più efficiente e anche avente maggiore equità”.
“Ovviamente – ha concluso la senatrice forzista – il nostro ddl è solo il primo solco tracciato: siamo aperti al confronto con quanti vogliano migliorarlo ed arricchirlo, trattandosi di un cambiamento epocale che darebbe equità e libertà”.
Visualizza il DDL 1363 Lonardo COSTO STANDARD con “Modifiche alla legge 10 marzo 2000, n. 62, in materia di finanziamento del sistema integrato scolastico”.
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