La Regione ha ridotto l’assegno di studio e i contributi per libri e trasporti, mentre le graduatorie sono lunghe costringono ad attendere anche due anni prima di ricevere il beneficio.
Per esempio, sul buono scuola dell’anno 2010-2011 la Regione aveva stanziato 10,2 milioni in favore di 9.180 domande ammesse. Le prime 5 mila richieste sono state liquidate il 24 novembre del 2011, mentre altre 2 mila famiglie hanno dovuto attendere l’ottobre del 2012. Le restanti 2.158, invece, non hanno visto neppure un euro, perché i soldi erano finiti. Totale del denaro effettivamente erogato: 9,4 milioni. La stessa dinamica si è verificata per gli “assegni per libri, attività integrative e trasporti” (che vanno sia agli studenti delle scuole pubbliche che di quelle paritarie), ma per questo capitolo di spesa i milioni distribuiti sono stati 13.
Per l’anno scolastico successivo le cose sono andate più o meno allo stesso modo, solo che il denaro erogato è sceso a 8,3 milioni per il buono scuola e altrettanti per i libri e i trasporti. Anche in questo caso, la prima erogazione è arrivata a fine 2012, la seconda a fine 2013, mentre ancora oggi 3.500 famiglie aspettano di sapere se vedranno mai l’assegno per l’iscrizione e altre 25 mila non sanno se otterranno mai il bonus per libri e trasporti.
Poco si sa degli assegni di studio del 201213, perché la graduatoria è ancora in corso di elaborazione, se non che l’impegno di spesa è di 6,7 milioni per il buono scuola e di 7,8 per l’altro tipo di assegno. Per l’anno scolastico in corso, invece, la giunta Cota ha previsto nel bilancio regionale 8 milioni per ciascuno dei due tipi di contributo.
Lo sforzo sugli assegni di studio, dice l’assessore, è stato grande e in proporzione i tagli al diritto allo studio sono stati minori rispetto a quelli subiti da altri settori a causa delle ristrettezze di bilancio. E ancora, si fa notare che in altre regioni il “buono scuola” neppure esiste o è ben meno cospicuo.
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