Il piano strategico dei vaccini anti Covid è stato presentato dal Ministro della Salute Speranza, chiamato riferire al Senato nella mattina del 2 dicembre, come abbiamo già raccontato.
Esordisce così il Ministro: “Dopo le parole crude riguadanti i rischi che corriamo se dovessimo abbassare la guardia, vorrei trasmettere adesso un chiaro messaggio di speranza: dopo mesi difficilissimi e giornate che non dimenticheremo mai, il messaggio per gli italiani è di ragionata fiducia. Finalmente dentro la tempesta vediamo un approdo, appare probabile che a partire da gennaio avremo i vaccini.”
“La svolta che auspichiamo e alla quale lavoriamo da mesi. Siamo stati i primi in Europa assieme a Germania, Francia, Olanda,” ricorda il Ministro Speranza. E passa ad enunciare gli assi del piano strategico, che guideranno anche la fase operativa della campagna di vaccinazione, una campagna senza precedenti, come afferma il titolare del dicastero della Salute.
“Al momento non è intenzione del governo disporre l’obbligatorietà della campagna, l’obiettivo è raggiungere quanto prima l’immunità di gregge. Sacrifici con una scadenza temporale definita, che ci porteranno a chiudere questa pagina drammatica,” le parole del Ministro.
“La campagna di vaccinazione sarà imponente e richiederà uno forzo senza precedenti, dobbiamo evitare di arrivarci con il sistema sanitario sotto stress e con i nostri medici impegnati contro il Covid.”
E raccomanda unità, il Ministro: “La piena riuscita della campagna di vaccinazione deve rappresentare un obiettivo di tutto il Paese, non deve esserci alcuna divisione tra noi. Su questa sfida serve un patto Paese, nessuno escluso, precondizione necessaria per la ripresa economica.”
Primo asse: “L’acquisto del vaccino è centralizzato e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani,” afferma con enfasi il Ministro della Salute. E continua: “Il vaccino è un bene comune, un diritto che va garantito a tutte le donne e gli uomini, indipententemente dal reddito o dal territorio in cui vive, nessuna diseguagliazna sarà ammissibile nella campagna di vaccinazione.”
Secondo asse: l’Italia ha opzionato 202 milioni di dosi di vaccino, dotazione ampia per vaccinare potenzialmente tutta la popolazione e conservare scorte di sicurezza. Con le conoscenze a disposizione, il Ministro spiega che verranno somministrate due dosi a breve intervallo temporale. Quanto alla durata della copertura del vaccino, ad oggi non ci sono certezze.
La tempistica della somministrazione:
Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l’Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi:
“Il terzo asse riguarda il tempo relativo all’autorizzazione dei vaccini che abbiamo acquistato. La corsa contro il tempo che la comunità scientifica srta effettuando va di pari passo con la sicurezza,” rassicura il Ministro.
Ad oggi due date fissate da Ema (Agenzia Europea per i Medicinali): il 29 dicembre per il vaccino Pfizer BionTech, che ci fornirà oltre 8 mln di dosi; e il 12 gennaio per il vaccino Moderna, che fornirà oltre 1 mln di dosi.
Categorie da vaccinare:
Logistica e trasporto.
Governance del piano di vaccinazione. Gestione centralizzata della vaccinazione, almeno nella fase iniziale della vaccinazione.
Sistema informativo per la gestione sicura del piano. Possibilità di chiamata attiva, prenotazione, registrazione certificazione della vaccinazione, calcolo real time delle coperture vaccinali, sistemi di vaccino vigilanza.
Farmaco sorveglianza e sorveglianza immunologica nel corso della campagna vaccinologica, per monitorare eventuali eventi avversi nel contesto del loro uso reale e per individuare problematiche relative alla qualità del vaccino e della somministrazione.
“Siamo un grande Paese, all’altezza delle sfide più difficili,” conclude il Ministro.
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