Meno venti giorni alla fine dello stato di emergenza, almeno sul piano ufficiale. Nella realtà, anche dopo il 31 marzo, la scuola continuerà a vivere tra mascherine, obblighi vaccinali e personale sospeso, specie a fronte di una nuova crescita dei contagi che non si sa se sia episodica o segno di una nuova ondata. Una preoccupazione rivelata anche dal presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, a commento del report settimanale: “I dati dimostrano che la circolazione del virus è ancora molto elevata: quasi 40 mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all’11,4%. Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l’inizio di una nuova ondata, con successivo impatto sugli ospedali, o si tratta semplicemente di un semplice rimbalzo”.
“Nel frattempo, indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza – sottolinea – è pura follia pensare di abbandonare l’utilizzo delle mascherine al chiuso, fondamentali per contenere il più possibile la trasmissione del contagio, vista anche la limitata efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione”.
Una questione che si pone, a maggior ragione, in ambito scolastico, dove i luoghi al chiuso sono classi sovraffollate e senza opportunità di distanziamento, con ventilazione affidata per lo più alle finestre aperte. Una situazione peraltro identica, come più volte abbiamo denunciato, a quando la pandemia è iniziata.
Quale aumento dei contagi? Ieri 10 marzo è stato il sesto giorno consecutivo di crescita dei nuovi casi. “Il recente incremento di positivi consegue verosimilmente all’interazione di vari fattori: rilassamento della popolazione, diffusione della più contagiosa variante Omicron, persistenza di basse temperature che costringono ad attività al chiuso, verosimile calo della protezione vaccinale nei confronti dell’infezione dopo qualche mese dalla dose booster”, spiega Cartabellotta.
In serata, oggi venerdì 11 marzo, il MI diramerà i dati settimanali dei contagi scolastici e vedremo se la tendenza confermerà anche scuola il trend generale. E tuttavia, a dispetto della crescita dei contagi, anche il personale scolastico, come il resto della società, è stanco delle misure restrittive. Non a caso nell’ultimo sondaggio della Tecnica della Scuola, cui hanno risposto in appena 18 ore oltre 2000 persone, 9 su 10 dicono basta all’obbligo vaccinale del personale scolastico.
Poco o nulla dunque cambierà per la scuola. Quanto al resto? La prossima settimana il Governo Draghi approverà un decreto con i vari allentamenti a partire dal 1° aprile. Quasi certo l’allentamento delle misure in fatto di servizi di ristorazione: è stata annunciata infatti la fine dell’obbligo di qualunque Green Pass per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti.
E dovrebbero cambiare le cose anche in relazione agli spostamenti. Pare che l’obbligo di vaccino decadrà in questi casi e dunque il green pass rafforzato lascerà il posto a quello base. Al momento – ricordiamo – serve il Green Pass rafforzato per salire su aerei, treni, navi e traghetti, autobus e pullman di linea che collegano più di due regioni, autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente, mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale, con l’eccezione degli spostamenti da e verso le isole e con eccezione del servizio bus scolastico.
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