L’attuale emergenza sanitaria sta caratterizzando da vicino il mondo del lavoro, inserendo nella naturale routine di un dipendente, autonomo o di un professionista test antigienici, quarantene per contatti stretti e duraturi intrattenuti con positivi e così via. Nel caso spiacevole il cui il dipendente – un docente, ad esempio – si riveli positivo, occorre provvedere all’isolamento di quest’ultimo e alla relativa sostituzione al fine di ovviare discontinuità didattiche che, anche per via della DAD, hanno sfigurato e alienato la formazione negli ultimi due anni dell’evo pandemico. Negli USA, in particolare, gli insegnanti sostitutivi vengono retribuiti con i fondi propri dell’istituto d’istruzione, che deve adoperarsi inviando formale richiesta di contribuzione al dipartimento locale per l’istruzione e la formazione primaria e secondaria: una buona parte di tali oneri viene sostenuto, in primis, dalle famiglie attraverso le imposte dirette e le donazioni rivolte alle scuole in cui i bambini e le bambine della famiglia seguono le lezioni e apprendono. Tali fondi, molto spesso, si stanno rivelando insufficienti, dando luogo a gravi vuoti di formazione derivanti dalla concreta impossibilità di retribuire gli insegnanti sostitutivi di quelli attualmente disposti alla quarantena per contatto con un positivo o, peggio ancora, per la rilevata positività al Sars – CoV – 2. Osserviamo più da vicino tale spiacevole fenomeno utilizzando alcuni istituti d’istruzione come esempio.
Il preside della Chatham Primary School, Chris Cotching, ha affermato che le assenze dei docenti per via della positività sono divenute continue e costose. La scuola aveva tre insegnanti a distanza e ha fatto presente che il costo previsto per la scuola ammontava a 1.000 dollari a settimana per un insegnante di soccorso casuale (CRT). Sono più di $ 6300 spesi ora in una settimana su un budget totale di 13.000 dollari previsti per lo scopo sostitutivo suddetto. I budget destinati agli insegnanti occasionali, solleva il preside, sono purtroppo messi a dura prova dallo stress del sistema scolastico per via delle assenze continue, cambi orario, didattica a distanza e vuoti di personale amministrativo sempre dovuti a positività o sintomatologie riconducibili a COVID-19. Il Dirigente scolastico ha anche affermato ai microfoni di The Age: “Sono terrorizzato, molto, molto preoccupato che rimarremo senza soldi significativi per pagare i CRT, alcune scuole hanno soldi nei loro conti bancari seduti lì, la maggior parte delle scuole primarie no”. Si prevede, in sostituzione, il rientro volontario degli insegnanti andati in pensione di recente. Agli insegnanti è stata data una nuova scadenza per la dose di richiamo. “[Le scuole] hanno soldi limitati per coprire gli insegnanti se sono via. Quello che il governo deve fare è togliere le catene dal bilancio degli aiuti e dare loro fondi. Alcune scuole avranno abbastanza soldi per gestirlo, ma la maggior parte no”, ha affermato Cotching.
La selezione di vaccini contro il COVID-19 per gli studenti delle scuole primarie aumenterà con l’approvazione di Moderna, ha fatto presente il dipartimento sanitario del Virginia. È stato fatto inoltre presente che anche la mancanza di insegnanti internazionali rende difficile colmare le lacune, sebbene questi non fossero la principale fonte di personale. “Abbiamo ancora un bacino di docenti davvero buono qui”, ha detto Cotching. Una forza lavoro in aumento di insegnanti in pensione o inattivi è stata istituita per aiutare le scuole a riempire i posti vacanti e il preside dello Scoresby Secondary College Gail Major si è già allertato per provvedere loro le classi più gestibili. Il personale dell’istruzione è classificato come lavoratore d’importanza critica, e ciò consente loro ai contatti domestici di continuare a lavorare se sono asintomatici e di effettuare quotidianamente test antigenici rapidi negativi. Il preside della Berwick Lodge Primary School Henry Grossek durante la chiusura delle scuole per il COVID ha fatto presente che per il futuro prossimo “Gli insegnanti di soccorso occasionale semplicemente non ci sono. Avremo bisogno di allontanare gli insegnanti da altri programmi, o semplicemente non farlo. Ho parlato con molti insegnanti in pensione che non volevano tornare. Gli insegnanti in pensione sono in pensione per una buona ragione, ne avevano abbastanza”, ha detto. “Sono cuori gentili, ma se abbiamo un sistema che fa affidamento su persone che se ne sono andate… e tornano per colmare una lacuna, allora il nostro sistema ha grossi problemi”, ha aggiunto.
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