Nonostante si trovi verso l’uscita dello stato d’emergenza, il paese soffre ancore un aumento progressivo di infezioni da Sars – CoV – 2, specie nei Laender settentrionali e nelle maggiori città circondariali, tra cui Colonia e Baden-Baden. L’esecutivo corre ai ripari, emettendo disposizioni per le singole regioni amministrative e coordinando riunioni d’emergenza, al fine di delineare le politiche di tracciamento e monitoraggio attivo dei contagi.
Oltre al mantenimento delle disposizioni sanitarie per prevenire focolai localizzati negli istituti, si provvede a redigere nuove tabelle di marcia e nuove soglie di riferimento, oltre le quali scatterebbe la quarantena per classi, plessi ed istituti. L’uscita ufficiale dall’attuale stato d’emergenza risulta prevista per novembre prossimo; il 25 del mese il Ministro della Salute locale revocherà la concessione di poteri straordinari al governo di Berlino e alle autorità federali per la lotta al Covid-19.
A seguito dei tamponi effettuati al fine di monitorare la situazione sanitaria, si è spiacevolmente registrato un trend di crescita dei contagi da Sars – CoV – 2, localizzati in particolare nei Laender meridionali occidentali, settentrionali e sud-orientali, tra cui figurano Sassonia e Baden, siti ai poli geografici opposti del paese. L’elevata densità abitativa ed il limitato numero di somministrazioni vaccinali rispetto al resto del paese hanno favorito la progressiva risalita dei contagi.
La media settimanale di casi giornalieri, come dichiarato in una nota emessa dal Ministero della Salute, è schizzata da 8.200 casi giornalieri a più di 11.300 solo nei giorni precedenti, a seguito però di un trend positivo già registrato in precedenza, che segue alla riapertura dei plessi scolastici ed universitari nel paese, avvenuta con gradualità da fine agosto scorso. Solo nel Laender Baden si registrò una media di 900 – 1000 contagi giornalieri, mentre ora tale valore è salito vertiginosamente a 1.800 – 1.900 casi accertati.
Lo stesso accade in Sassonia, dove una media di 200 infezioni giornaliere da Sars – CoV – 2 è salita a più di 750, gettando nel panico le istituzioni sanitarie locali, che hanno provveduto ad organizzare quarantene localizzate per singoli istituti scolastici, divenuti epicentro di contagio.
Il Ministero della Salute tedesco, in collaborazione con le istituzioni competenti per l’istruzione per i singoli Laender, ha lasciato carta bianca alle singole regioni amministrative in materia di tracciamento, soglie di sicurezza e modalità d’esecuzione delle quarantene. Le linee guida dell’esecutivo sono chiare: a novembre, dopo 19 mesi di crisi sanitaria, si esce dallo stato d’emergenza. Lo ha fatto presente anche il Ministro della Salute Spahn, che ha fatto presente che “il Robert Koch Institute classifica il rischio per le persone vaccinate come moderato”.
È stato inoltre aggiunto che il possibile declassamento dello stato emergenziale non deve però far pensare a un immediato ritorno alla vita prepandemica. “Lo stato normale sarà possibile solo nella primavera del prossimo anno”, ha dichiarato il Ministro alla Bild. L’Istituto Robert Koch, incaricato dal governo tedesco di monitorare l’attuale situazione sanitaria, ha fatto presente che il tasso di vaccinazione completa in Germania è arrivato al 65,8 per cento, pari a 52,7 milioni di cittadini tedeschi che hanno completato il ciclo di somministrazioni. In materia scolastica, l’esecutivo tedesco ha ancora in mano l’emissione di norme relative all’utilizzo della mascherina nelle scuole ed il mantenimento del distanziamento che, assieme alla segnaletica orizzontale, sono gli unici riferimenti oltre alla vaccinazione che si intende seguire.
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