Venti membri dell’equipaggio della Amerigo Vespucci, il veliero della Marina Militare nave scuola per la formazione degli allievi ufficiali, sono risultati positivi al Covid durante i controlli di routine eseguiti sull’imbarcazione: le positività sono emerse dai tamponi rapidi che vengono effettuati periodicamente sulla nave proprio nell’ambito delle misure anti-Covid predisposte dalla Marina Militare.
I positivi, tutti asintomatici o paucisintomatici, dovranno ora rispettare una quarantena di dieci giorni a La Spezia, dove nave Vespucci farà sosta. L’intero equipaggio, 360 persone, aveva già ricevuto la seconda dose del vaccino ed era, quindi, immunizzato.
Tutti avevano fatto il doppio ciclo
Tutti avevano aderito alla campagna vaccinale della Difesa e “ben prima dell’inizio della campagna – specifica la Marina – aveva completato il doppio ciclo di vaccinazione”.
In attesa che le persone positive si negativizzino, la Vespucci, che era salpata lo scorso 5 luglio da Livorno – dove c’è la sede dell’Accademia navale -, resterà al largo di La Spezia con il resto dell’equipaggio, oltre 300 persone, a bordo. Al termine di questo periodo verranno effettuati nuovi test e la campagna allievi potrà ripartire secondo programma.
La Amerigo Vespucci, alla sua 85/ma crociera addestrativa, aveva raggiunto Minorca lo scorso 10 luglio, nella prima tappa della campagna di istruzione 2021. Il veliero era rimasto in porto per un paio di giorni, vietando però le visite a bordo proprio per ridurre il rischio di contagi. Dell’equipaggio fanno parte 118 allievi ufficiali dell’Accademia Navale di Livorno.
Il Cts ne ha già tenuto conto per il ritorno a scuola
Quanto accaduto all’equipaggio della Amerigo Vespucci è esemplare, quindi, sull’importanza di proseguire le disposizioni di protezione, ad iniziare dal distanziamento e dalla mascherina bene indossata sul volto, anche in presenza di individui vaccinati.
Una esigenza che, ad oggi, ha confermato il Comitato tecnico scientifico, confermando le disposizioni dello scorso anno scolastico (mascherine di tipo chirurgico e distanziamento fisico) anche in vista della ripresa delle lezioni a settembre.
Tutte disposizioni che diventerebbero ancora più importanti qualora non fosse “bulgara” la percentuale di docenti, Ata e studenti oltre i 12 anni vaccinati.
A settembre torna la didattica a distanza?
Con lo spettro della DaD a giorni alterni, sopratutto alle superiori e dove vi sono concentrazione di alunni in una classe, che diventa sempre più consistente.
Il Cts, comunque, sembra avere le idee chiare. Ed è già andato oltre, facendo intendere che per settembre sarebbe opportuno chiedere al personale scolastico anche il green pass: una decisione sulla quale nel Governo non c’è affatto unità d’intenti, con la Lega contrarissima, il M5s piuttosto scettico e il centro-sinistra invece favorevole, come pure sull’obbligo vaccinale.