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Covid a 20 mila casi, concorsi pubblici: in arrivo lo stop. Dubbi sullo straordinario della secondaria

Stop ai concorsi pubblici e privati: lo prevede la prima bozza del Dpcm, a cui sta lavorando in queste ore il Governo Conte bis, che potrebbe essere approvata nelle prossime ore e comunque entro la serata di domenica 25 ottobre.

Il testo in via di approvazione

Tra le disposizioni in via di approvazione figura la “sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020 e ulteriori aggiornamenti”.

La bozza del Dpcm in via di approvazione (aggiornata al 24 ottobre 2020)

Tutto dipende dal sì del Cts

Il Dpcm fa però “salve le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico”.

Il concorso straordinario per assegnare 32 mila docenti della scuola media e superiore, avviato da pochi giorni tra le polemiche, potrebbe rientrare proprio tra quelli esclusi dal blocco: si tratta certamente di una “procedura in corso”; tutto dipenderà dal via libera degli esperti del Cts.

In 10 mila a spostarsi

Il problema degli spostamenti, sembra di oltre 10 mila candidati su 64 mila complessivi, è reale. Secondo l’Ansa, a causa delle aggregazioni territoriali, per cui una regione gestisce le procedure concorsuali di più regioni, si registrano casi limite di candidati che dalla Campania, la Basilicata, la Calabria, la Puglia e addirittura il Molise dovranno recarsi in Sicilia a Gela, a Caltanissetta ma anche in piccole cittadine come Mussumeli, San Cataldo o Mazzarino.

Aspiranti docenti si sono organizzati con aerei, auto a noleggio e lunghi viaggi. Solo dalla Sardegna sono 842 i docenti costretti a fare le valigie e prendere un aereo o una nave per provare a conquistare una cattedra: un centinaio hanno già affrontato le prove nelle sedi del Lazio e della Toscana.

La richiesta di prove suppletive è giunta in questi giorni dal Pd, da LeU e da tutti i sindacati di comparto.

Contro il concorso

Contro lo svolgimento del concorso si è espresso anche il governatore delle Lombardia Attilio Fontana. Nei giorni scorsi, la giunta della regione Lombardia ha approvato una mozione per rinviare le prove, con tanto di assenso dei consiglieri del M5S.

Il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura, ha dato risalto alla mozione e poi ha detto: con questo concorso “si mette irresponsabilmente a rischio la salute di decine di migliaia di insegnanti (e dei loro alunni) costretti a spostarsi anche per centinaia di chilometri, in contrasto con l’invito del ministro della Salute a non uscire da casa se non per assoluta necessità”.

A favore del concorso

“Nella stessa Lombardia che con una mozione ha chiesto il rinvio del concorso straordinario per i docenti per rischio contagio, oggi era la prima data in cui si disputava la prova scritta per la selezione per la figura di capotreno per Trenord”, ha però fatto notare Bianca Laura Granato, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato.

Alessandro Giuliani

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