Attualità

Covid a 31 mila contagi, rischio lockdown in 10 regioni, in Piemonte dad al 100% ma Azzolina non demorde

Sono 31.034 i nuovi positivi al Coronavirus; poi vi sono 199 decessi e 215.085 tamponi effettuati. Sono i terribili dati sui contagi da Covid-19 delle ultime ventiquattr’ore. Ci sono una decina di regioni particolarmente provate e rischio lockdown. Come la Lombardia, il Veneto, la Puglia, la Campania, dove si è inibita la presenza degli alunni anche nelle scuole dell’infanzia. Anche il Piemonte preoccupa: in un giorno ci sono stati oltre 2.700 contagi e 23 decessi. Pure i ricoveri sono aumentati: sono 159, 13 in più rispetto a ieri, quelli in terapia intensiva, 2.547 negli altri reparti 2.547, 166 in più rispetto al giorno prima.

La “stretta” in Piemonte

Un provvedimento “necessario” per l’Anaao Assomed, l’associazione maggiormente rappresentativa dei medici ospedalieri, secondo cui “il trend dei contagi è assimilabile alla curva di saturazione sia delle degenze ordinarie che delle Uti”, che vuol dire “prevedibile collasso del Sistema Sanitario Regionale”.

Lo scenario è da possibile fase 4: quella che il governatore Alberto Cirio intende evitare con “interventi mirati”, tra cui didattica a distanza in tutte le classi delle scuole superiori, quindi compreso il primo anno di corso.

Ma non finisce qui: la riduzione al 50% del carico dei mezzi pubblici di trasporto e il 75% di smart working per i dipendenti regionali. Inoltre, Rsa e residenze protette saranno testate ogni quindici giorni con settantamila test rapidi.

Interventi “mirati”

Tuttavia, per il Piemonte non ci sarà il lockdown: sono previsti “interventi mirati”. Come quelli previsti nell’ordinanza firmata in serata dal governatore, e in vigore fino al 24 novembre.

“La possibilità di un nuovo lockdown è proporzionale alla nostra capacità di rispettare le regole”, ha detto aggiunto Cirio. Poi ha aggiunto: “Tutto dipende da come uno si comporta: dobbiamo limitare i contatti che non sono essenziali, dobbiamo indossare la mascherina e tenere le distanze dalle persone che non sono nostre conviventi”.

Azzolina non cambia idea

Intanto, però, la ministra Lucia Azzolina rimane ferma sulla linea di mantenere: le scuole devono aperte, almeno fino alle medie. Il modello del lockdown, ha ribadita la titolare del MI, deve essere quello francese. A meno che la situazione contagi non precipiti.

Il concetto è stato ribadito dalla Azzolina anche nel corso del vertice serale tra il premier Giuseppe Conte i capi delegazione della maggioranza proprio sul dossier scuola che diventa complicato con l’emergenza Coronavirus diventata sempre più impellente.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Compilazione domanda concorso docenti 2024: ecco come fare, passo dopo passo – I VIDEO TUTORIAL

Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…

21/12/2024

Oggi è il Solstizio d’inverno, da domani in marcia per la Primavera

Pare che proprio alle ore 10,21 esatte di oggi, 21 dicembre, sia entrato, bene accolto, il…

21/12/2024

Linee guida Educazione Civica, un docente Valditara: “Farò l’opposto. Spero non mi decurti lo stipendio”, la lettera virale

In questi giorni è diventata virale sui social la lettera di un docente, pubblicata sul…

21/12/2024

Bambino affidato al padre scappa da scuola e ferma la Polizia dicendo di voler stare con la madre: lei denuncia l’istituto

Una vicenda alquanto contorta è avvenuta a Catania quasi un mese fa, resa nota soltanto…

21/12/2024

Tfa Indire, manca il decreto: necessario il parere dell’Osservatorio per l’Inclusione, rinnovato ma ancora non convocato

Tfa Indire, a che punto siamo? Si attendono con ansia ulteriori novità relative ai percorsi…

21/12/2024

Concorso PNRR 2024, ecco quali certificazioni linguistiche vengono ritenute valide nella tabella dei titoli valutabili per i concorsi docenti

Una docente che sta compilando la domanda per il concorso a cattedra PNRR 2024 per…

21/12/2024