L’emergenza Covid ha cambiato faccia, sembra meno pericolosa, ma continua fare paura: in prossimità del nuovo anno ha assunto una dimensione di contagi impressionante, mai così tanti, ma con molti meno casi gravi e decessi. A preoccupare sono ora le varianti del virus, di cui non si comprende l’evoluzione. Il Governo tiene la guardia alta: consapevole che l’attuale variante Omicron è molto più contagiosa delle altre, ha deciso di ridurre la validità del Green pass prima da 12 a 9 mesi, ed ora addirittura ad appena 6 mesi. Questo significa che le vaccinazioni andranno attuate due volte l’anno.
E per la scuola? Diciamo subito che ci sono le rassicurazioni del ministro Patrizio Bianchi e del premier Mario Draghi, che dice che bisognerà evitare il più possibile il ritorno alla dad. Il ministro della Salute ha fatto quindi intendere che non si vuole dare seguito alla richiesta di 200 sindaci di prolungare le festività natalizie degli studenti.
Per il rientro a gennaio, si fa largo l’ipotesi di uno screening straordinario degli studenti, di cui dovrebbe occuparsi il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo.
Il decreto Festività impegna il ministero della Difesa a dare anche “supporto a regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test” con “i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale”.
Per questo scopo, si stanziano i 9 milioni di euro, cui si aggiungono 14,5 milioni per le spese del personale per l’anno 2022. Saranno conferiti anche 10 incarichi semestrali biologi, fisici e chimici. Inoltre la struttura commissariale fornirà mascherine FFp2 e FFp3 a docenti e personale delle scuole dell’infanzia o che hanno a che fare con alunni con disabilità o fragilità che non permette loro di portare la mascherina chirurgica.
Fatto sta che la situazione delle scuole non sembra essere proprio rassicurante. Anche perché i virologi sostengono che dopo l’Epifania i casi Covid potrebbero salire ancora, per via della permanenza nelle case delle famiglie in coincidenza del Natale, come pure del Capodanno e dell’Epifania.
Anche se l’Ansa sottolinea che “fonti di governo ricordano che le deroghe locali al principio della ‘scuola in presenza’ sono possibili solo in zona arancione o rossa“, per alcuni sindaci e governatori il timore del ritorno alla didattica a distanza a gennaio, quindi dopo l’Epifania, si prevede consistente (seppure solo a livello locale).
L’ultimo ad esprimersi in questa direzione è stato il sindaco di Benevento Clemente Mastella, che non esclude una ulteriore chiusura delle scuole dopo le vacanze natalizie.
“Omicron, ormai è accertato, si diffonde a grandissima velocità – ha scritto Mastella il 26 dicembre sulla sua pagina facebook – perché può contagiare anche gli immuni ad altre varianti, e il numero elevato di contagi può produrre un collasso nelle strutture ospedaliere con serie difficoltà nel sistema sanitario e per il nostro provatissimo personale addetto”.
Secondo il primo cittadino di Benevento “dobbiamo cercare di evitare occasioni di contagio troppo facile, e la scuola è una di queste. Di qui la mia decisione a inizio settimana di chiudere per due giorni. Credo che a gennaio arriveremo a 100mila contagiati al giorno ma sono ottimista perché tra non molto arriverà un primo antivirale che dovrebbe alzare il livello di protezione. Bisognerà resistere e temo che la scuola dovrà subire un ulteriore sacrificio”, ha concluso Mastella.
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