Seconda dose di vaccino anti-Covid, dopo la prima con AstraZeneca, con altri prodotti. L’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato e il direttore sanitario dell’Istituto nazionale delle malattie infettive Francesco Vaia hanno annunciato l’avvio della sperimentazione all’Inmi Spallanzani di Roma su 600 volontari che, dopo la prima dose con AstraZeneca, riceveranno la seconda dose con Pfizer, Moderna e i due diversi adenovirus di Sputnik.
Il vaccino AstraZeneca, seppure ribattezzato Vaxzevria, non muta di molto il profilo problematico che lo ha caratterizzato da subito, specie dal punto di vista della comunicazione. Così, nonostante il Ministero della Salute raccomandi l’uso di AstraZeneca sopra i 60 anni, chi ha fatto la prima dose potrà fare anche la seconda, sempre con AstraZeneca, a prescindere dall’età. Disposizione che in molti, nel mondo della scuola, avvertono come contraddittoria e poco rassicurante. La Tecnica della Scuola intende raccogliere il parere dei propri lettori su questo argomento e su quello del ritorno in classe delle superiori, attraverso un nuovo sondaggio.
Ritorno in classe
Un tema, quello dei vaccini, che si lega anche a quello della riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il ritorno in classe dei ragazzi delle superiori, infatti, sembra imminente, anche alla luce dell’andamento della campagna vaccinale, pur con tutte le sue contraddizioni. Il premier Mario Draghi ha annunciato l’intenzione di far tornare tutti in classe dai primi di maggio, pure gli studenti delle superiori. Lo ha comunicato in occasione della conferenza stampa dell’8 aprile: “Se chiedete a me, io voglio rivedere il Paese aperto, a partire dalle scuole. L’obiettivo è dare ai ragazzi almeno un mese di scuola in presenza. Devono chiudere l’anno insieme”.
Siete favorevoli o contrari a questa proposta?