Il Covid “vola” ad oltre 144mila contagi in un solo giorno, con il record pure dei tamponi, quantificati in 1.224.025 e il tasso di positività che si conferma all’11,8%. Mentre il decreto legge del CdM che contrasta il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid arriva in Gazzetta Ufficiale e il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi continua dire che è prioritario tutelare la scuola con gli alunni nelle classi, ribadendo alle Regioni che “per il Governo è fondamentale tutelare la didattica in presenza“, ci sono dei virologi che vanno in direzione opposta. Uno dei più critici verso l’operato dell’esecutivo guidato da Mario Draghi, anche per le scelte sulla Scuola, è Andrea Crisanti, docente di microbiologia all’Università di Padova e nominato nell’estate del 2020 “consulente speciale sulle indagini delle morti per Covid-19”.
Rispondendo ad una domanda del Fatto Quotidiano sul nuovo pacchetto di misure anti Covid, il microbiologo definisce i ministri del Governo “apprendisti stregoni in fase di improvvisazione senza criterio“.
Crisanti dice che si è appreso “che la variante Omicron si diffonde di più perché non trova barriera nei vaccinati, e che si diffonde molto più rapidamente di Delta: dovremmo quindi cercare di tutelare fragili e non vaccinati che continuano a rischiare molto. Ma se liberi i vaccinati dalla quarantena dopo un contatto con un positivo, vai nella direzione opposta, mi pare. Non è logico”.
Il microbiologo ricorda poi che non c’è ancora certezza che Omicron “neutralizzi Delta o altre varianti passate o future, quindi i fragili e chi non è vaccinato rischiano ancora la malattia grave e la vita stessa. Dunque torno a dire: era necessaria questa fuga in avanti con l’abolizione della quarantena per parte della popolazione in caso di contatto con positivo?”.
Quindi, sottolinea, avrebbe avuto più senso “mantenere una quarantena obbligatoria di tre giorni e poi richiedere un tampone negativo”.
Secondo il professore Crisanti i nodi da sciogliere sono “sempre gli stessi: ormai si è capito come e dove si trasmette essenzialmente il coronavirus”.
Prima di tutto bisogna agire sui “trasporti: e aver obbligato alle Ffp2 è almeno un primo passo, bravi”.
Punto “due, scuola: in due anni non è stato fatto niente di minimo, dai termo-scanner, che non sono termometri elettrici farlocchi, ad analisi di scuole-campione”.
Punto “tre, ristoranti: bisognerebbe limitare le tavolate a quattro persone finché la pandemia non finisce, non in base al colore della regione”, ha concluso Crisanti.
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