Il Covid costringe una classe ogni tre-quattro del primo ciclo a ripiegare sulla didattica a distanza: ci sono delle Regioni, come la Lombardia e il Piemonte, dove in una settimana si contano oltre 100mila alunni in isolamento o coinvolti forzatamente nella DaD. Anche al Sud, però, non si scherza: l’Asl Napoli 1 ha comunicato che nel capoluogo campano dal 17 al 25 gennaio i casi di Covid segnalati solo nelle scuole del capoluogo partenopeo sono stati addirittura 1.220, in larga prevalenza alla primaria.
I positivi nei vari cicli
Gli alunni positivi sono dieci volte di più di quelli conteggiati nella prima settimana dopo il ritorno a scuola, dal 10 al 16 gennaio, quando coloro che avevano preso il virus si erano fermati a 145.
Sempre dal 10 al 25 gennaio sono stati 610 i contagiati nella scuola primaria, 370 quelli nelle scuole superiori e 241 nelle scuole medie. Più basso risulta il dato dei contagiati nelle scuole di infanzia con 144 contagiati.
Non solo le scuole
Il problema del Covid non tocca solo la scuola: gli ospedali napoletani sono arrivati quasi al limite, ha detto Michele Ferrara, direttore dell’ospedale Loreto Mare, che dal 5 gennaio è diventato esclusivamente Covid center: “Siamo alla terza esperienza di trasformazione in ospedale Covid – spiega – e abbiamo avuto da subito le corsie piene, i 50 posti di degenza al via sono stati subito occupati”.
Non è solo la scuola a fare registrare alti numeri di casi di positività al Covid: nella carceri di Napoli si contano 3.487detenuti contagiati di Covid; la situazione più critica si registra a Poggioreale con 198 detenuti contagiati, mentre a Secondigliano i casi sono saliti a 150.