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Covid, casi in aumento: come comportarsi in caso di positività o se si entra in contatto con persone positive?

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È di queste ore la notizia del boom di casi di Covid dopo il concerto di Taylor Swift.

I concerti, come quello di Taylor Swift che si è svolto di recente a Milano, possono facilitare la diffusione del virus. Il Covid è un’infezione a cui dovremmo abituarci, rimarrà a lungo tra noi” ha affermato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, che ha continuato: “Nelle ultime settimane è cominciata una nuova ondata, un ciclo che durerà ancora parecchio: aremo cicli di quattro o sei mesi. Questa variante non è aggressiva, non abbiamo grossi guai. Almeno per la maggior parte dei pazienti”.

Ma quali sono al momento le regole da rispettare in caso di positività al Covid o se si entra in contatto con una persona che lo ha contratto?

A seguito della pubblicazione in G.U. Serie Generale n.186 del 10/08/2023 del Decreto-Legge 10 agosto 2023, n. 105, il Ministero della Salute ha diffuso la Circolare 11 agosto 2023, con la quale sono state aggiornate le indicazioni sulle misure di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2.

Persona con diagnosi confermata di Covid-19

Le persone risultate positive ad un test diagnostico molecolare o antigenico per SARS-CoV-2 non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento.

Il Ministero raccomanda, comunque, di osservare le medesime precauzioni valide per prevenire la trasmissione della gran parte delle infezioni respiratorie.

In particolare è consigliato:

  • Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone.
  • Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi.
  • Applicare una corretta igiene delle mani.
  • Evitare ambienti affollati.
  • Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.
  • Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse.
  • Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.
  • Per quanto riguarda le persone con diagnosi confermata di Covid-19ricoverate in ospedale oppure ospiti di RSA restano in vigore le attuali disposizioni.

Persone che sono venute a contatto con casi di Covid-19

Per queste persone non si applica nessuna misura restrittiva.

Il Ministero raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto. Nel corso di questi giorni è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza. Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare per SARS-CoV-2.