L’innalzamento dei casi di Covid-19 dipende certamente dal ritorno a scuola di otto milioni di alunni e oltre un milione di lavoratori (docenti, presidi e Ata), ma non dobbiamo farci impressionare dai numeri: se ci atteniamo alle regole, potremo tranquillamene continuare a convivere con il virus senza essere costretti a rintanarci a casa per un secondo lockdown.
A farlo intendere, in un’intervista all’Adnkronos Salute, è stato il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, convinto che nelle prossime settimane “assisteremo ancora a un aumento dei casi, ma – rassicura – ritengo si possa ancora continuare a convivere con il virus. Ovviamente con organizzazione, più tamponi e un nuovo galateo da parte dei cittadini più stringente e sistematico”.
L’aumento sostanzioso del numero di contagi, schizzato 2.548, “è presumibilmente già legato allo stress test della scuola che vedremo e vedremo ancora”.
Tuttavia, ha precisato il virologo, si tratta di un incremento “atteso alla luce della situazione che c’è nel contesto internazionale”.
Pregliasco ha tenuto a dire anche che “più positivi si trovano, più si controllano e meno infettano. È vero che oggi abbiamo 2.500 casi, numeri che ci ricordano quelli dell’inizio della pandemia, ma sono casi diversi – ha continuato – perché la gran quota di questi è rappresentata da casi asintomatici che prima non vedevamo, che purtroppo però contagiano e mantengono questa ‘catena’ di continuità di presenza di contagi”.
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