Tornano a crescere i contagi da Covid-19 in Italia. Il rapporto Altems (Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica) segnala un positivo ogni 16 persone testate, in aumento rispetto alla settimana precedente. Alcune regioni più preoccupanti di altre: in allerta Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Umbria ed Emilia-Romagna.
Si torna quindi a parlare di obbligo vaccinale, un provvedimento che metterebbe con le spalle al muro, nel mondo della scuola, i 90mila, tra docenti e Ata, ancora senza vaccino, fatte salve le persone dispensate da ogni somministrazione per ragioni sanitarie.
Quanto agli alunni, come rileva il rapporto della Fondazione Gimbe, al 25 ottobre 2021 i ragazzi che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino sono 1.243.466 (27,3%), con percentuali di non vaccinati che vanno dal 19,6% della Regione Sardegna al 43,8% della Provincia autonoma di Bolzano.
Sul doppio tema crescita dei contagi e obbligo vaccinale è intervenuto anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ipotizzando tre strade possibili per il contenimento dell’epidemia: “Possiamo allungare la durata del green pass o definire un obbligo vaccinale in tempi non lunghissimi per alcune categorie di lavoratori – ha suggerito -. La terza ipotesi è accontentarsi di una percentuale di copertura vaccinale più bassa e incrociare le dita sperando che l’inverno vada nel migliore dei modi”.
E sempre sulle vaccinazioni: “Questa settimana ci sono stati 210 mila nuovi vaccinati, con una riduzione di circa il 52%. Questo significa che l’effetto green pass sta un po’ scemando, almeno in quelle fasce di lavoratori che si pensava potessero rispondere in maniera più decisa a questo tipo di misura”.
“Abbiamo sentito più volte il generale Figliuolo dire che si vuole raggiungere il 90% della platea vaccinabile, con questi numeri è molto difficile capire quando questa percentuale potrà essere raggiunta: se il declino delle nuove persone vaccinate sarà sempre maggiore alla fine dell’anno non arriveremo al 90%”.
A non essere d’accordo sull’obbligo vaccinale è Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, che preferirebbe una soluzione di compromesso: “Ci sono tante persone che hanno fobie. Ci sono quelle che, per esempio, non viaggerebbero mai in aereo, nemmeno con l’obbligo. Bisogna accettare che c’è una piccola porzione di popolazione che ha questi problemi con la vaccinazione e queste persone non devono e non possono essere regalate ai no vax. Serve trovare un compromesso. Per esempio obbligarle ad usare la mascherina Ffp2 che è molto sicura”.
Anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in queste ore ha parlato di nuove possibili misure di contenimento: “Penso che il Green pass ha funzionato come forma di tutela delle persone che studiano, lavorano e vogliono divertirsi. Molti vanno al bar o al teatro perché sanno che sono luoghi sicuri. Se si adotteranno provvedimenti che possano mettere ancora di più in sicurezza la nostra comunità io sono favorevole“.
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