Nel primo liceo di Roma, dopo l’annuncio dei giorni scorsi, sono partiti i test rapidi per intercettare la presenza di Covid-19: le operazioni di screening hanno preso il via la mattina del 28 settembre all’istituto statale Manara, nel quartiere Monteverde. A sottoporsi a test antigenici – svolti nel cortile dell’istituto e in palestra grazie a del personale medico e infermieristico – sono stati studenti (i minori solo se autorizzati dai genitori) e personale su base volontaria.
“Presto lo screening verrà esteso a tutte le scuole” laziali, “con priorità nei plessi dove si sono verificati casi” ha comunicato l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio.
Intanto, diventano pubblici i numeri dello screening all’istituto Enrico Mattei di Cerveteri, dove sono stati effettuati 466 test rapidi antigenici.
“Si registrano tre casi positivi immediatamente isolati e sottoposti al tampone molecolare per la conferma, avviata l’indagine epidemiologica” ha detto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
Come accaduto al liceo Manara di Roma “dove proseguiranno anche nella giornata di domani e all’istituto Martino Filetico di Ferentino, in provincia di Frosinone, abbiamo dato mandato alle Asl – ha continuato l’assessore – di procedere con gli screening negli istituti del loro territorio dando la priorità a quegli istituti dove si siano registrati dei casi di positività”.
Gli esiti della sperimentazione avviata nel Lazio sui test rapidi per le scuole avranno molo probabilmente influssi diretti sulla risposta che il ministero della Salute dovrà fornire sul documento predisposto dal Ministero della Salute per l’introduzione degli stessi test su scala nazionale.
Come già rilevato, il test salivare abbatte i tempi di individuazione, praticamente in tempo reale: con questo esame super-rapido si è in grado di rivelare in soli tre minuti se si è positivi o meno al Sars-Cov-2.
Il test si base sul prelevamento di un campione di saliva con un cotton-fioc, che si appoggia sul tampone e fornisce la risposta in pochissimo tempo grazie all’utilizzo congiunto di tre reagenti.
Il risultato si legge come un test di gravidanza: se appaiono due strisce è positivo, se solo una è negativo. E avrebbe un’affidabilità vicina alla certezza.
Fino ad oggi lo strumento di individuazione del Covid a scuola è il tampone che però non garantisce tempi inferiori a 3-4 giorni per avere il risultato. Inoltre, i costi medi di un tampone sono all’incirca doppi rispetto al test salivare.
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