Il nostro direttore Alessandro Giuliani ha intervistato la dirigente scolastica Laura Biancato, dell’istituto Einaudi di Bassano del Grappa – neo vincitrice del premio Your Edu Action come “Dirigente dell’Anno 2021” – sul tema del rientro a scuola.
La dirigente ci rende partecipi dei numeri dei contagi nel suo istituto, che riflettono un po’ la media del Paese. “Parliamo di circa il 15% di personale scolastico assente – racconta la dirigente al direttore Giuliani – che non è poco se pensiamo che non riusciamo a sostituire questo personale e che in molti casi abbiamo dovuto mandare le classi in DaD proprio per mancanza di insegnanti”.
“Insomma – osserva con rammarico – piuttosto che far fare ai ragazzi in ogni classe 3 ore di supplenza, abbiamo scelto di lasciarli a casa, in DaD con i propri docenti”.
“Per questo – spiega – avevamo chiesto al ministro dell’Istruzione, in 2.400, di spostare il ritorno a scuola di due settimane dopo le festività natalizie”.
“Noi la didattica a distanza la attiviamo immediatamente – ci racconta la dirigente – senza aspettare alcuna comunicazione ufficiale o certificato da parte delle Asp, è una questione di buon senso, le comunicazioni di questi ragazzi sono arrivate come un flusso inarrestabile in due giorni, se dovessimo aspettare le Asp le lungaggini sarebbero enormi e noi non vogliamo che i nostri ragazzi perdano ore di lezione”.
E quanto ai dispositivi elettronici la dirigente rassicura: “Con i fondi di marzo del Ministero abbiamo fatto una scelta e abbiamo dotato tutti i ragazzi di un proprio device, abbiamo scelto cioè di coprire tutta la popolazione scolastica con un dispositivo”.
L’impegno degli insegnanti? “Un impegno mai visto, vanno ringraziati, e i risultati di questo impegno sono visibili nei risultati ottenuti e nella capacità di tenere aperte le scuole”.
“Lo stress emotivo e professionale è enorme in questo periodo – continua la dirigente – non ce ne dobbiamo lamentare ma è così, se pensiamo che i 2/3 delle classi sono in didattica mista. La didattica mista è la peggiore didattica di sempre, dal punto di vista dello stress emotivo e professionale, ed è del tutto inefficace”.
“Escalation dei contagi? Non siamo virologi ma come dirigenti scolastici siamo preoccupati,” conclude.
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