Stiamo entrando nel terzo anno di pandemia e la vita di noi tutti è stata ed è travolta. Da un giorno all’altro, senza nessuna indicazione ministeriale i nostri docenti si sono dovuti trasformare in docenti telematici, stravolgere programmazioni, cambiare modo di lavorare per fare in modo che i ragazzi potessero avere una scuola, diversa ma comunque scuola.
A loro, come al personale medico non è stato dato nessun merito morale e incentivo economico, solo l’obbligo vaccinale, che ritengo indispensabile per tutti, studenti compresi.
La DaD ora viene vista come la madre di tutti i mali….se i ragazzi non hanno interessi la colpa è della DaD, se i risultati scolastici sono deprimenti è colpa della DaD, come se prima del covid la situazione brillasse.
In questi ultimi giorni, merito delle nuovi varianti o di comportamenti dissennati, il virus ha messo il turbo e alcuni governatori stanno pensando a come arginare la situazione in previsione delle aperture delle scuole che, inevitabilmente porteranno a una impennata dei contagi.
Dopo i famigerati banchi a rotelle chiedo al ministro Bianchi cosa ha fatto, oltre a ripetere come un mantra che la scuola è un luogo sicuro. Visto che per i ragazzi non c’è obbligo vaccinale il ministro ha introdotto l’uso di termoscanner in tutte le scuole, ha implementato i sistemi di areazione in ogni aula scolastica, ha procurato le mascherine corrette ai docenti e agli studenti, ha previsto di fare effettuare a tutti un tampone prima dell’apertura a gennaio?
In accordo con i ministri competenti ha lavorato affinché i mezzi di trasporti garantiscano la necessaria sicurezza?
Quindi, prima di fare affermazioni del tipo la scuola è sicura e la scuola rimarrà aperta sempre si verifichi con coscienza quello che è stato realmente fatto e smettiamola di vedere i ragazzi come vittime sacrificali, alle quali è stato solo tolto.
A tutti noi è stato tolto la libertà di vivere la nostra vita ma solo se uniti metteremo degli argini potremo uscire da questo incubo.
Lettera firmata