La tendenza al rialzo dei casi Covid dei giorni scorsi si sta purtroppo ampliando: l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riporta che nella settimana dal 10 al 16 novembre si è registrato un “netto incremento della circolazione virale con impatto ospedaliero” al momento contenuto “grazie ai vaccinale”.
Rispetto alla precedente, scrive Gimbe, si rileva un aumento del 32,2% di nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 (54.370 rispetto a 41.091), un aumento del 15,5% dei ricoveri di pazienti con Covid-19 che presentano sintomi (3.970 rispetto a 3.436) e un aumento del 14,3% delle terapie intensive (481 rispetto a 421).
“Sul fronte ospedaliero – ha detto Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari del Gimbe – si registra un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +15,5% in area medica e +14,3% in terapia intensiva”.
Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, servono due provvedimenti: “ridurre a 6 mesi la validità del green pass rilasciato a seguito di vaccinazione, in linea con le evidenze scientifiche sulla durata della protezione vaccinale e con le indicazioni per la dose di richiamo”; Il secondo “è introdurre l’obbligo vaccinale sia per il ciclo primario, sia per la dose booster, almeno per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico”.
Pollice verso, invece, da parte di Cartabellotti per il “super green pass” sul modello austriaco, perché “escludere il tampone dalle modalità per il rilascio della certificazione verde rischia solo di aumentare le tensioni sociali senza alcuna garanzia di aumentare coperture vaccinali e adesione alla terza dose”.
La conferma dell’innalzamento dei casi arriva dal report settimanale dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica, secondo il quale sono sette le regioni e una Provincia Autonoma a trovarsi in uno scenario di rischio Covid, in particolare le Regioni del Nord-Est.
Le regioni a rischio – dopo avere esaminato la quota dei nuovi positivi tra i testati, l’incidenza dell’infezione, lo stress sulle terapie intensive, la mortalità e i non vaccinat – sono Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Val d’Aosta, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria più la provincia autonoma di Bolzano.
Nella stessa giornata, giovedì 18 novembre, si è celebrata la XIX Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole: Cittadinanzattiva ha chiesto di adeguare le scuole dal punto di vista della sicurezza strutturale: “resta una emergenza per il nostro Paese, così come occorre continuare a tenere alta l’attenzione e l’informazione sulla prevenzione dei rischi, ben oltre la pandemia”, hanno fatto sapere dall’associazione.
“Più della metà degli istituti scolastici – ha ricordato Cittadinanzattiva – è privo del certificato di agibilità statica (54%) e di quello di prevenzione incendi (59%), il 39% è senza collaudo statico. E in due settimane, fra fine ottobre e l’11 novembre, ben 6 casi di crolli. Nelle scuole l’impegno è al massimo per arginare il Covid. Ma si continua anche a fare prevenzione e informazione sulla sicurezza scolastica e sui rischi naturali?
“Alle istituzioni – ha risposto Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva in visita al Liceo Kennedy di Roma – chiediamo di non abbassare la guardia di fronte alla necessità di avere scuole sicure da un punto di vista strutturale ma anche di tenere alta l’attenzione sulla prevenzione dai rischi naturali, come terremoto e alluvione. Le prove di emergenza possono essere fatte, anche rispettando le disposizioni anti-Covid e non esistono deroghe a queste misure di protezione”,
“Contribuire a far sì che ragazzi e ragazze facciano propria la cultura della prevenzione, significa permettere loro di essere cittadini consapevoli, informati e impegnati in prima persona nella riduzione del rischio”, ha spiegato Titti Postiglione, Vice Capo del Dipartimento della Protezione Civile.
Con un questionario rivolto ai dirigenti scolastici l’indagine “Sicurezza, qualità, benessere a scuola in epoca Covid 19” – voluta da Cittadinanzattiva, con Anp e Protezione Civile – vuole fotografare l’attuazione delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, dalle attività informative rivolte a studenti e famiglie sulla sicurezza interna e sanitaria alla situazione degli spazi didattici, e poi i nuovi arredi acquistati e lo smaltimento di quelli vecchi, le fonti dei finanziamenti a disposizione delle scuole.
“L’iniziativa che lanciamo – ha detto il presidente Anp, Antonello Giannelli – vuole anche essere un’occasione di riflessione sull’impatto che l’emergenza ha avuto sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’accentuata attenzione a questo tema. Ci sono tanti edifici scolastici da mettere in sicurezza, tante scuole da ristrutturare per metterle al passo con le nuove esigenze didattiche. Per utilizzare al meglio gli stanziamenti del Pnrr dobbiamo ascoltare, e la ricerca va in questa direzione, chi la scuola la vive e la gestisce ogni giorno”.
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