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Covid, in Germania scuole chiuse fino a marzo: la Merkel non si fida del calo dei contagi

In Germania niente scuola per un altro mese, quindi fino alla prima decade di marzo. Lo ha confermato il 9 febbraio Angela Merkel parlando ai colleghi del gruppo parlamentare dell’Unione: “È dura per genitori e bambini, questo mi è chiaro”, ma la comprensione delle difficoltà non fa cambiare idea: il lockdown per la cancelliera deve essere prolungato per ancora qualche settimana.

La Merkel non vuole accelerare i tempi: teme infatti di dover ricorre a soluzioni in corsa si ripeta “l’errore delle riaperture con nuove chiusure”.

I Laender sono contrari

Secondo Tagesspiegel, la sua posizione, incentrata sulla cautela, va contro i Laender guidati dai ministri-presidenti dell’Spd, i quali vorrebbero riaprire da metà febbraio almeno il primo ciclo scolastico gli asili.

Secondo Dpa, intanto, il Land della Sassonia, a guida Cdu, ha annunciato la sua intenzione di riaprire le scuole elementari e gli asili a partire dalla prossima settimana, senza però ripristinare l’obbligo scolastico, ha detto il ministro della cultura e dell’istruzione Christian Piwarz.

In altri termini, i genitori saranno liberi di mandare a scuola i figli o tenerli tranquillamente a casa.

La riapertura delle scuole sarà valida anche in quei distretti dove l’incidenza del contagio è ancora sopra i 100 nuovi casi in 7 giorni ogni 100.000 abitanti.

Le scuole saranno le prime a riaprire

Nel resto della Germania, comunque, la cancelliera Merkel ha assicurato che a marzo, quando terminerà il lockdown, le scuole e gli asili saranno i primi a dover riaprire: subito dopo toccherà ai parrucchieri.

Nel paese tedesco a tenere alta la tensione sulla pandemia, nonostante il calo dei numeri delle nuove infezioni, è la diffusione delle varianti del virus, quella britannica e quella sudafricana, che coprirebbero il 20% dei casi in Germania.

L’inizio della chiusura

A optare per la chiusura delle scuole, a metà dicembre, era stata la stessa cancelliera tedesca: mercoledì 16 dicembre, Angela Merkel annunciò che il lockdown “light” scattato il 2 novembre era fallito, e che si sarebbe passati ad una chiusura generalizzata “vera”, con negozi e scuole chiuse, divieto di assembramenti, di consumo di alcol per strada e niente fuochi d’artificio di Capodanno.

Alessandro Giuliani

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