Dopo la variante inglese, a preoccupare adesso è la variante indiana. È stato lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia a confermare la presenza di due componenti di una famiglia indiana (padre e figlia) residenti nell’Alto Vicentino e rientrati da qualche giorno dal proprio Paese d’origine.
La famiglia (compreso un terzo componente) è monitorata, presenta sintomi lievi ed è stata posta in isolamento. Inoltre, sempre nel Veneto si stanno svolgendo test su campioni sospetti prelevati da due residenti nel Veneziano.
Sulla variante indiana ancora poco si sa, specie se sia pericolosa quanto quelle inglese, brasiliana, sudafricana, e se le mutazioni possono ridurre l’efficacia dei vaccini. Il primo caso segnalato è stato a Firenze lo scorso 10 marzo, la preoccupazione è rivolta ai luoghi dove sono presenti le grandi comunità sikh d’Italia come in Emilia-Romagna, ma anche nel Lazio sono in corso controlli.
Con la riapertura delle scuole, cresce la preoccupazione di qualche genitore, dopo l’arrivo di questa nuova variante.