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Covid, la “cura” Salvini: vaccini subito, classi areate, stop classi pollaio, assumere i precari, basta con la DaD

Vaccinare gli italiani prima di subito, abbattere il numero degli alunni per classe, areare le aule scolastiche, assumere i precari, far tornare gli studenti alle lezioni in presenza: sono alcuni dei passaggi centrali del programma della Lega, espressi dal suo leader Matteo Salvini nel corso della trasmissione ‘Live – Non è la D’Urso’ andata in onda la sera di domenica 7 marzo.

Produciamo i vaccini in Italia

“La nostra proposta è iniziare subito a produrre vaccini in Italia, perché laddove si ripetesse una situazione simile non dobbiamo dipendere dalle multinazionali. E la mia proposta è quella di rivolgersi a tutti gli altri Paesi del mondo per fare in fretta, dobbiamo acquisire vaccini ovunque ci siano e rafforzare le terapie domiciliari”, ha detto Salvini.

Il segretario della Lega ha aggiunto che “stiamo cercando vaccini ovunque sia possibile: se funziona il vaccino russo usiamolo, se funziona quello indiano usiamolo. Bisogna correre”.

I provvedimenti da attuare

Dopo avere ribadito che la speranza è che “non si debba arrivare a un nuovo lockdown nazionale”, Salvini si è soffermato sulla scuola: ha quindi detto che occorre “potenziare il trasporto pubblico locale”, ma anche “ridurre il numero di bimbi per classe, lavorare all’areazione, stabilizzare gli insegnanti precari per iniziare l’anno con tutte le cattedre piene”.

La DaD? Non è vera scuola

Sulla didattica a distanza, che in questi giorni è tornata ad essere praticata da un alto numero di docenti e alunni, Salvini ha detto che “la Dad non è scuola normale”, perché “manca il rapporto e soprattutto ricordo il popolo dei disabili. Per loro la scuola con la maestra di sostegno è vita”.

Alessandro Giuliani

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