L’ultima mutazione del Covid, la variante Delta, mette paura: proprio mentre gli italiani tornano vivere in territori “bianchi” e a respirare senza mascherina, anche se solo all’aperto, ci sono zone del mondo dove la nuova versione del Covid sta imperversando. Con nuovi lockdown già attuati e all’orizzonte.
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la variante Delta, identificata per la prima volta ad aprile, è ora presente in almeno 85 Paesi, facendo temere, nonostante le campagne di vaccinazione, nuove ondate della pandemia che ha già ucciso quasi quattro milioni di persone nel mondo. Di buono, guardando a noi, c’è il fatto che in Europa, questo ceppo del Covid non è considerato una versione “plus”, quindi contagioso e pericoloso al massimo. Anche se si riconcorrono gli appelli a non abbassare la guardia.
Anche perchè si sono innescati dei focolai che obbligano a tenere la guardia più che alta. Spesso, tra l’altro, con un alto numero di alunni coinvolti, confermando quindi la predisposizione questo contagio da parte delle fasce giovanili.
Come a Maiorca, dove oltre 700 studenti sono rimasti contagiati durante una gita e 3 mila sono stati costretti alla quarantena.
Mentre le autorità stanno indagando, quello che trapela è che i ragazzi, provenienti da 8 comunità autonome spagnole, erano in gita di fine anno e, secondo una prima ricostruzione, avevano partecipato ad un concerto a Palma di Maiorca, a feste su barche e all’interno di diversi alberghi.
Preoccupa anche quanto sta accadendo in Russia, dove si conta una quantità di decessi mai toccata dall’inizio della pandemia: Mosca ha registrato nelle ultime 24 ore un record di 144 morti per Covid-19, segno di un netto peggioramento.
Venerdì 25 un record è stato segnato anche a San Pietroburgo (che ospiterà uno dei quarti di finale degli Europei), con 107 decessi in 24 ore.
Il drammatico aumento dei casi arriva mentre i funzionari di Mosca stanno spingendo i russi ancora scettici a farsi vaccinare dopo aver revocato la maggior parte delle restrizioni anti-virus alla fine dello scorso anno.
“Per fermare la pandemia, è necessaria una cosa: vaccinazioni rapide e su larga scala. Nessuno ha inventato un’altra soluzione”, ha detto Sergei Sobyanin, sindaco di Mosca.
Diversi sono risultati i casi positivi recenti al Covid nelle scuole primarie del Regno Unito: il Times ha scritto che i numeri recenti forniti dal governo rivelano che i contagi sono aumentati del 70% nella settimana dal 13 al 20 giugno. Con il numero di bambini dai 5 ai 9 anni che è risultato positivo al virus, diversi alla variante Delta, che ha fatto registrare un innalzamento sensibile.
Inoltre, c’è stato un aumento del 56% tra i ragazzini di età compresa tra i 10 e i 14 anni. È poi tutto dire che oltre 16mila alunni non sono andati a scuola dopo i sospetti di covid nella terza settimana di giugno, un notevole aumento rispetto ai 10.600 della settimana precedente, scrive il Times.
Sempre nel Regno Unito, lunedì la Camera dei Comuni si riunirà per un aggiornamento sulla revoca delle restrizioni anti-Covid e si teme che l’atteso anticipo delle misure possa essere rinviato.
Nel resto del mondo, è significativo che Israele è stato costretto a reimporre le mascherine all’aperto.
Diversi Paesi del sudest asiatico, a cominciare dall’Australia, hanno addirittura reintrodotto il lockdown per frenare le minacce dell’ultima variante Covid.
Milioni di residenti a Sydney si sono svegliati domenica mattina nel primo giorno di due settimane di lockdown imposte per contenere la diffusione della variante: ristoranti, bar e caffé sono chiusi mentre ai cittadini è stato chiesto di rimanere a casa.
Le agenzie di stampa riportano anche che la Thailandia da lunedì reimposterà le restrizioni su ristoranti, cantieri e raduni nella capitale Bangkok per cercare di contenere un’ondata di contagi.
Il premier, Prayut Chan-O-Cha, ha detto che prevede di riaprire completamente il Paese entro ottobre, ma ciò richiederebbe la vaccinazione di 50 milioni di thailandesi in 4 mesi.
E in Malesia, il primo ministro ha annunciato che continuerà il blocco nazionale in vigore da circa un mese e non ha fornito alcuna data per la revoca delle restrizioni.
Sempre da lunedì 28 giugno, entra in vigore il lockdown in Bangladesh con gli uffici chiusi per una settimana mentre saranno consentiti solo i trasporti per motivi sanitari.
Anche la Cina deve fare i conti con la variante Delta che ora preoccupa il mondo. “Ha una carica virale molto alta e un breve periodo di incubazione che la rende due volte più contagiosa del Covid-19”, spiega il più importante epidemiologo del paese, Zhong Nanshan, in un’intervista alla Xinhua.
Secondo Zhong, “per trovare un equilibrio tra lo sviluppo economico e gli sforzi per combattere la variante, è necessario accelerare la campagna vaccinale e costruire una barriera di immunità nella popolazione, vaccinando l’80 per cento delle persone per potere raggiungere la barriera di immunità”.
Ma contro la variante Delta i vaccini al momento non possono bastare, meglio continuare a mantenere le cautele per evitare una nuova ondata pandemica, ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute per l’emergenza coronavirus e docente di Igiene alla Cattolica di Roma, a colloquio con l’Ansa.
“Nella difficoltà di raggiungere l’immunità di gregge, con una copertura vaccinale fra il 90 e il 95%”, Ricciardi invita quindi ad adottare tutte “le cautele nei comportamenti: distanza di sicurezza e mascherina quando non è possibile rispettarla all’aperto, lavaggio e la disinfezione delle mani”.
Secondo Ricciardi la variante Delta è destinata a diventare dominante e per questo aggiunge altre raccomandazioni per evitare una nuova impennata dei casi: “va evitato l’affollamento dei mezzi pubblici” ma anche nelle scuole.
Anche il professor Vittorio Sambri, direttore dell’unità operativa di Microbiologia del laboratorio unico di Pievesestina (Cesena) dell’Ausl Romagna, interpellato sempre dall’agenzia di stampa nazionale, “aver trovato questa sottovariante ha un valore unicamente virologico: ci dice che il virus, come ci aspettiamo che faccia, sta continuando a cambiare. Non sarà probabilmente più contagiosa, né porterà a una malattia più grave. Ma è diversa e quindi più vacciniamo più dobbiamo fare attenzione, dobbiamo sequenziare e stare attenti alle variazioni”.
“Siamo certi che la variante Delta diventerà prevalente, occorre monitorarla continuare a vaccinarci così diventerà come un’influenza”, ha confermato il professor Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts, ospite di Maria Latella al Caffè della domenica su Radio 24. “Dobbiamo addomesticare il virus con cui conviveremo nei prossimi decenni”.
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