Bisogna riuscire a poter annullare gli Esami di Stato del 2021, perché “ricominciare le lezioni a Gennaio non risolverà niente”: a sostenerlo è un gruppo di ragazzi che frequentano il quinto superiore che lo scorso 22 novembre ha aperto una pagina Facebook – “nomaturita21” – e una pagina instagram “no maturita21_official”, a seguito di una lettera aperta di Andrea Pimpini, che è stata ricondivisa anche su blog scolastici e quotidiani di tutta Italia.
Quindi, è stata la volta della petizione on line – su change.org – attraverso la quale hanno voluto chiedere di non svolgere gli esami di maturità: in soli tre giorni ha già ottenuto quasi 12 mila firme.
“La richiesta – si legge nelle motivazioni della richiesta – è quella di seguire l’esempio della Francia, prendendo in esame e valutando tutti i maturandi esclusivamente con i voti di quest’ultimo anno scolastico ed i crediti relativi agli ultimi tre anni”.
I promotori dell’iniziativa dicono che hanno svolto anche “sondaggi statistici in rete: abbiamo raccolto le proposte di molti maturandi. Tanti ragazzi ci hanno scritto esprimendo la loro totale condivisione per l’annullamento degli Esami di Stato, aggiungendo altre motivazioni per le quali questa scelta dovrebbe essere presa in seria considerazione”.
Poi aggiungono: “la Ministra Lucia Azzolina intende “coinvolgerci” nelle sue scelte, è il momento che renda attuativa questa buona pratica. Gli studenti si sono espressi e ormai è tempo di dare le risposte che attendiamo”.
Anche da un sondaggio svolto su Studenti.it è emerso che oltre il 57% dei votanti ha scelto di annullare l’esame di fine secondaria.
Gli studenti promotori della petizione spiegano i motivi: “un’ora di colloquio, sulla linea dell’a.s. precedente, rischierebbe di rovinare un percorso di 5 anni frutto di risultati attesi e sacrifici; gli studenti che si diplomeranno quest’anno sono gli stessi studenti che hanno fatto non uno ma quasi due anni di didattica distanza. Ci sono scuole che l’anno scorso riuscivano ad offrire solo 2 ore di lezione in Dad!”.
Poi aggiungono che “molti professori, proprio in vista degli Esami di Stato, hanno tralasciato parte del programma del 4° anno rinunciando ad approfondire quei nodi concettuali che ci hanno comunque permesso di proseguire i nostri studi”.
Nella richiesta spiegano anche che “annullare gli Esami non significherà favorire l’ignoranza, bensì evitare una “corsa contro il tempo”.
Togliere questa pressione a docenti e discenti e consentirebbe a tutti di svolgere l’ultimo anno in piena tranquillità dedicandosi ad uno studio più fattivo e culturalmente valido e non unicamente finalizzato a superare un esame-farsa”.
Inoltre, ritengono che “annullare gli Esami farebbe risparmiare i soldi per ricompensare i Presidenti ed, eventualmente, i commissari esterni, denaro pubblico che in questo momento andrebbe riconvertito sulla Sanità”.
Infine, ricordano che “tanti ragazzi hanno mille problemi in questo momento (c’è chi ha perso genitori e/o nonni, chi ha genitori e fratelli malati…). Anche con il rientro a scuola nulla sarebbe normale per questi”.
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