Cauto ottimismo. È quello che esprime il coordinatore del Cts Franco Locatelli in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Secondo Locatelli infatti la curva epidemica sta decelerando, considerando ciò che sta avvenendo in altri Paesi come ad esempio il Regno Unito. “Una situazione delicata e con numeri ancora crescenti per quel che riguarda l’incidenza delle infezioni, ma la crescita percentuale dell’ultima settimana è stata inferiore alla precedente” afferma il coordinatore del Cts.
Locatelli affronta poi la questione ospedali facendo chiarezza: “La pressione sulle strutture sanitarie nelle ultime settimane è decisamente aumentata. Non possiamo parlare però di ospedali vicini al collasso. Nelle passate ondate come quella dello scorso inverno abbiamo avuto, pur in assenza di varianti così contagiose, numeri doppi di ricoverati sia nelle aree mediche sia nelle rianimazioni”.
Merito certamente delle vaccinazioni (quasi 120 milioni di dosi somministrate e 26 milioni di persone che hanno ricevuto la dose booster) e adesso anche quelle sulla fascia 5-11 anni stanno accelerando. “Risultati più che apprezzabili” afferma il professore, con il 21% di vaccinati con prima dose, confermando che le mascherine Ffp2 sono preferibili alle chirurgiche.
Sulla variante Omicron, il coordinatore del Cts è chiaro: “La minor severità delle infezioni osservate nei contagiati è data dalle caratteristiche biologiche della variante ma sarebbe sbagliato pensare che in soggetti non protetti dal vaccino, non possa determinare malattia grave”.
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